dibattito in consiglio
Anfiteatro. Il sindaco: valorizziamo l'esistente in coesistenza con il CEIS
In foto: l'anfiteatro di Rimini
di Redazione
Ven 7 Nov 2025 13:13 ~ ultimo agg. 13:36
In consiglio comunale a Rimini si torna a parlare di Ceis, in un punto all'ordine del giorno solliecitato dallo stesso sindaco per fare il punto dopo il lavoro di ricerca realizzato degli archeologi Faedi e Tassinari, a suo tempo individuati dalla Soprintendenza. Sadegholvaad, richiamando il valore di trasparenza del confronto, ha ribadito come sia desiderio dell'amministrazione valorizzare quel prezioso bene. Proprio ieri (mercoledì) c'è stato un nuovo incontro con la Soprintendenza. "Se oggi abbiamo sotto gli occhi e sui nostri tavoli il lavoro articolato di due archeologi - di cui tutti ne abbiamo riconosciuto il valore - lo si deve alla volontà di questa Amministrazione comunale. Ad agosto 2024, ho voluto personalmente incontrare l'allora Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, durante le giornate riminesi del Meeting per riflettere su un progetto di valorizzazione dell'area che vedesse direttamente coinvolto, in primis come finanziatore, il Ministero. Rinnovo in questa occasione l’invito al Ministro Giuli per valutare un interesse alla valorizzazione dell’area, ragionando sui costi dell’operazione".
Sul documento Faedi e Tassinari: "arriva - ha detto il sindaco - a conclusioni che dobbiamo assumere con serenità: la valorizzazione di quell'area passa in primis dall'accettazione che quell'area ha avuto molteplici interventi che ne hanno modificato nei secoli praticamente tutto. Come gran parte di Rimini, del resto. Pensate a palazzo Pelliccioni ad esempio. Oppure all'ex bar Tricheco che stava letteralmente su mura malatestiane e che quando, dopo 50 anni, decidemmo di abbattere, sollevò l’indignazione di qualcuno anche in questa aula".
"L’obiettivo a breve termine, quello più vero e realistico, che parte dal documento dei due archeologi e considerata anche l’importanza del Centro educativo italo svizzero e della sua storia, è quello di valorizzare al meglio il sito archeologico esistente, contemperandolo con l’esistenza del Ceis. Oggi il patrimonio archeologico emerso dell’Anfiteatro, quello che dovrebbe essere visibile, di fatto non è visibile. Deve essere valorizzato e reso accessibile: si può lavorare sul verde, la sicurezza con illuminazione e telecamere, la didattica con sistemi informativi che raccontino quel luogo, la funzione di collegamento con la parte a mare. Il nostro obiettivo per la mia Amministrazione e il mandato che rimane è lavorare al progetto di valorizzazione dell’esistente. E’ chiaro che se si riusciranno ad innescare collaborazioni e possibili finanziamenti da parte ministeriale lo scenario potrebbe cambiare. Ad oggi questi due straordinari patrimoni della nostra città, uno archeologico come l’Anfiteatro e uno sociale come il Ceis, possono e devono coesistere; su questo noi ci muoveremo".
Sui presunti abusi delle costruzioni del CEIS il sindaco si è rivolto al consigliere di Fratelli d'Italia Carlo Rufo Spina: "se lei è convinto che il nostro interesse sia difendere presunti abusi conclamati, la invito ad attivarsi e a farlo presente a chi dovere. I tecnici competenti ci dicono che quegli immobili sono legittimi, fatta eccezione per alcune piccolissime porzioni. Ricordo invece come la Soprintendenza parli di vincoli ope legis sull’Anfiteatro e sui manufatti del Ceis".
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