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Omicidio Pierina, la Procura ipotizza il delitto d'impeto

In foto: il cadavere di Pierina mentre viene portato via (foto Migliorini)
il cadavere di Pierina mentre viene portato via (foto Migliorini)
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: < 1 minuto
sab 22 giu 2024 18:01 ~ ultimo agg. 23 giu 13:30
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Ha ammesso di essere stata al corrente della relazione extraconiugale tra Manuela e Louis proprio perché gliene aveva parlato la Bianchi. Bianchi che per questo motivo temeva di essere dissociata dalla congregazione. Sono riscontri importanti quelli che gli investigatori della Squadra Mobile di Rimini hanno avuto questa mattina da un’amica di Manuela, anche lei appartenente ai Testimoni di Geova. La donna è arriva in questura intorno alle 9 ed è uscita circa tre ore dopo. E’ stata sentita dai poliziotti a sommarie informazioni e ha riferito dettagli ritenuti preziosi sia per quanto riguarda il legame amoroso tra Manuela e il marito di Valeria, sia in merito al rapporto tra la Bianchi e la famiglia Saponi.

Del resto gli inquirenti restano convinti che quello di Pierina sia un delitto passionale, non premeditato ma d’impeto, commesso d’impulso dal 34enne senegalese, finora unico iscritto nel registro degli indagati per omicidio volontario aggravato. Per la Procura, Louis avrebbe agito da solo, senza l’aiuto di altre persone, e lo avrebbe fatto soprattutto per evitare che la 78enne potesse scoprire che l’amante della nuora fosse proprio lui, il vicino di casa. Eliminare Pierina, per gli investigatori, voleva dire implicitamente aiutare anche Manuela, che con la suocera era entrata in conflitto da mesi. Secondo quanto ricostruito, Pierina, l’indomani dell’omicidio, doveva essere ascoltata dal Consiglio dei Saggi della Congregazione, chiamato ad esprimersi sulla condotta della Bianchi. Bianchi, che insieme al fratello Loris, non avrebbe avuto però alcun ruolo nel delitto.

Questa almeno è la convinzione della Procura, stando agli elementi raccolti finora. Importante, adesso, sarà capire cosa dirà Louis Dassilva nell’interrogatorio di martedì. Se deciderà di rispondere alle domande del sostituto procuratore Daniele Paci o, se invece, come appare più probabile, si avverrà della facoltà di non rispondere. Ancora 72 ore e sapremo.