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Minoranza contraria

Santarcangelo, introdotto lo ius scholae nello Statuto. Maggioranza compatta

In foto: Santarcangelo
Santarcangelo
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 4 minuti
gio 29 feb 2024 14:07
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Santarcangelo inserisce lo ius scholae nello statuto comunale. Il provvedimento è arrivato nell’ultimo consiglio comunale, presentato dall’assessore Rinaldi, e ha visto il favore compatto della maggioranza a fronte della contrarietà della minoranza. “Accanto a variazioni prettamente tecniche – ha detto l’assessore – quella per lo ius scholae è una modifica che riveste una valenza politica proponendo di assegnare la cittadinanza onoraria a tutti i ragazzi e le ragazze che hanno completato un ciclo di studi o comunque studiato per almeno cinque anni in Italia”. Si tratta di un provvedimento che non ha effetto giuridico immediato ma si pone l’obiettivo di porre “all’attenzione della cittadinanza e soprattutto del Governo il tema dell’inclusione, che va ben oltre il processo di integrazione e significa non soltanto condividere, ma essere tutti parte di una comunità coesa e di un percorso comune” ha aggiunto l’assessore. Soddisfatta la sindaca Alice Parma che parla di “un risultato storico, che segna la volontà di un cambio di passo nella disciplina dell’integrazione delle popolazioni straniere che decidono di stabilirsi nel nostro Paese e far parte della nostra comunità“. La prima cittadina, ricordando l’impegno profuso dai gruppi di maggioranza già a partire dall’ordine del giorno presentato nel 2022 dal Pd, spiega che “lo ius scholae da un lato offre un riconoscimento formale alla scuola come prima e principale istituzione che forma i cittadini di domani, getta le basi per la comunità del futuro e insegna i valori dell’inclusione e dell’uguaglianza pur nelle differenze personali che caratterizzano ciascuno di noiLa scuola, l’ho detto tante volte, è un ponte che unisce bambini e bambine alla loro comunità, che rafforza il legame di appartenenza al territorio: la scuola è il luogo dove tutti i bambini dovrebbero sentirsi uguali, con gli stessi doveri ma anche con gli stessi diritti.” Secondo la Parma con lo ius scholae si fornisce anche “una risposta a tutti quei cittadini stranieri che abitano e studiano a Santarcangelo, che si sentono parte della città e che sentono la città come parte di loro, ma che al momento non trovano alcun riconoscimento della propria presenza sul territorio e nella comunità. Una risposta che sì, è per lo più simbolica e non incide sul tortuoso percorso di cittadinanza a cui sono sottoposti i cittadini stranieri, ma che lancia un potente messaggio al Governo centrale: il messaggio che i territori sono pronti a fare un passo avanti sul tema dell’inclusione“. C’è poi spazio per una critica alla minoranza: “dispiace – dice – vedere ancora una volta le opposizioni trincerarsi dietro a questioni inesistenti come la non competenza del Consiglio comunale rispetto a una materia statale, nonostante gli sia stato ricordato in più occasioni nel corso della seduta che l’introduzione dello ius scholae comporta una modifica allo Statuto comunale che rientra a pieno nelle facoltà del Consiglio“. “Dietro a un dito di benaltrismo e questioni ideologiche che poco avevano a che fare con la discussione, troverete nascosti i “no” dei consiglieri di opposizione, che non si sono ricreduti nemmeno dopo la toccante descrizione dell’attuale condizione dei cittadini stranieri in Italia da parte della consigliera Alaija” conclude la sindaca.

Il commento della lista di maggioranza, Pensa Una mano per Santarcangelo

Nel consiglio di ieri sera abbiamo approvato, col voto compatto di tutta la maggioranza, la modifica dello Statuto comunale, con l’inserimento dello Ius Scholae tra i principi guida del nostro Comune, per favorire l’integrazione e la convivenza all’interno della nostra comunità. ⠀
Lo Ius Scholae è una proposta di legge, presentata e poi bloccata in Parlamento nelle scorse legislature, che prevede l’acquisizione della cittadinanza per i minori stranieri residenti, nati in Italia o all’estero, che abbiano completato un ciclo scolastico di almeno 5 anni. ⠀
Sin dall’inizio siamo stati, giunta e maggioranza, ben consapevoli che la riforma della legge sulla cittadinanza fosse prerogativa del Parlamento ed infatti non possiamo che limitarci a riconoscere una cittadinanza onoraria. Un riconoscimento che però riteniamo abbia un valore politico e umano fortissimo, nella misura in cui sancisce che di fronte alla comunità santarcangiolese non esistono bambini di serie A o di serie B, perché sono italiani a tutti gli effetti. ⠀
Non si può continuare a ignorare l’ipocrisia di una legge oggi del tutto anti-storica (la l. 91/92 ha oltre trent’anni), vecchia ancor prima di essere approvata, che basa l’acquisizione della cittadinanza cercando di mantenere un legame con chi parte, chi lascia questo Paese, anziché con chi ci è nato e ci vive. Una legge che rende più facile ottenere la cittadinanza per chi ha un bisnonno italiano e l’Italia non l’ha mai vista se non in cartolina rispetto a chi è cresciuto in questo paese. Con i minori, protagonisti dello Ius Scholae, la discriminazione è ancora più evidente dal momento che le seconde e terze generazioni non hanno praticamente mai avuto un rapporto col paese di origine, essendo nati e cresciuti qui. ⠀
Anche in questo consiglio l’opposizione è stata costretta a farfugliare risposte a caso, dimostrando di non conoscere realmente il tema e di non avere argomentazioni valide, parlando in modo vago di una legge nazionale che “funziona”, di eugenetica (?!) e che comunque un provvedimento del genere non fosse prerogativa del Comune (mentre poi hanno votato favorevolmente al nostro ODG successivo sul “Cessate il fuoco” a Gaza…). ⠀
Piaccia o meno all’opposizione, Santarcangelo è una realtà multiculturale (da noi sono rappresentate ben 74 nazionalità diverse) dove l’accoglienza viene praticata con numerosi progetti e iniziative (come Diritti a Tavola e il SAI/SPRAR), e dove soprattutto la scuola è una realtà multiculturale. Riconoscere davanti alla nostra comunità che gli studenti stranieri cresciuti qui siano italiani a tutti gli effetti è semplicemente buon senso, oltre a un segnale forte che lanciamo per superare questa legge antica e imperfetta. ⠀
Grazie anche al consigliere Fabbri del Partito Democratico Santarcangelo di Romagna per aver proposto l’ODG che ha dato avvio all’iter di modifica e che abbiamo condiviso sin dal principio, come ricordato nelle parole dell’assessore Danilo Rinaldi