Un don riminese nuovo assistente nazionale degli scout


Il riminese don Andrea Turchini è il nuovo assistente ecclesiastico nazionale dell’Agesci (Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani). La nomina è arrivata oggi nel messaggio conclusivo della sessione invernale della Conferenza Episcopale Italiana, sotto la guida del Cardinale Presidente Matteo Zuppi.
Don Andrea ha iniziato il suo percorso scout da diacono nel 1990 a Rimini con il gruppo Rimini 1 (san Gaudenzo) grazie a don Alvaro Della Bartola “che – racconta – mi ha mandato a fare un campo con gli scout della parrocchia”.
Don Andrea Turchini è nato a Rimini il 12 settembre 1965, ed è stato ordinato sacerdote l’8 dicembre 1990 per imposizione delle mani dal vescovo Mariano De Nicolò.
Ha già dedicato diciotto anni al servizio educativo in Seminario e, anche nel resto del tempo, si è sempre dedicato all’educazione e alla formazione dei giovani in vari ambiti e strutture ecclesiali. Ha conseguito la licenza in liturgia pastorale presso l’Istituto di liturgia pastorale di Padova.
E’ stato parroco a S. Michele Arcangelo di Santarcangelo di Romagna (una delle più grandi dell’intera diocesi), Assistente Diocesano AGESCI, e docente presso ISSR “Alberto Marvelli”.
In precedenza ha ricoperto i ruoli di: Rettore del Seminario Diocesano (2006-2016), Direttore Diocesano Pastorale Giovanile (200-2008), Assistente per la Pastorale Universitaria (2008-2016), Parroco presso la Parrocchia S. Maria Assunta (Colonnella) in Rimini (1998-2006), Direttore Diocesano Ufficio Liturgico (1994-2000), Vice Direttore ISR Marvelli (1995-1998), Vice Assistente Azione Cattolica per ACR (1994-1999), Vice Rettore del Seminario Diocesano (1992-1999). Da settembre 2020 è rettore del seminario regionale a Bologna.
Il vicario generale Don Maurizio Fabbri a nome della comunità diocesana commenta: “Un riconoscimento meritato per la sua passione educativa verso i ragazzi e i giovani spesa in questi anni all’interno dell’Agesci ma anche in parrocchia e nella pastorale vocazionale. La nostra diocesi e il suo presbiterio è orgogliosa per questo riconoscimento di stima e di fiducia. Auguriamo a don Andrea di poter vivere con serenità e nella pace del Signore questa nuova responsabilità ecclesiale. Certamente non gli faremo mancare la nostra preghiera”.
Dalla redazione di Newsrimini l’augurio di buona strada.
Dal blog di don Andrea Turchini
La strada è fatta di incontri: alcuni inattesi, altri preparati.
Ogni incontro ti segna e ti chiede di cambiare un pochino, di metterti in discussione, di donare qualcosa di te stesso.
La mia strada nello scautismo è iniziata in un modo inatteso: ero un giovane diacono; ho risposto ad una richiesta di aiuto del mio parroco (don Alvaro) e ho partecipato al campo del reparto Marco Polo del Rimini 1.
Da lì tutto è cominciato: Sandra, la capo reparto, ha intuito il mio interesse e mi ha coinvolto in un bellissimo percorso con quel reparto durante l’anno; ho pronunciato la mia Promessa scout la settimana dopo essere diventato prete; con quelle guide e quegli scout ho celebrato una delle mie “prime messe”… e così, passo dopo passo, gli incontri si sono moltiplicati con i capi, con gli scout e le guide: nel Rimini 4, con la formazione capi della Zona e della Regione, con il gruppo del Santarcangelo 1, con la formazione capi nazionale, con la richiesta del servizio come AE di Zona e poi AE regionale… E’ stata una storia di incontri molto belli e significativi.
Mi è capitato spesso di commuovermi quando incontro un clan, un reparto, un branco, una CoCa… Mi commuovo perché incontro dei capi e delle capo, alcuni/e molto giovani (che bello!), che fanno del loro meglio per cambiare il mondo attraverso l’impegno educativo, per accompagnare quei bambini e quelle bambine, quei ragazzi e quelle ragazze in un percorso bello e impegnativo, che richiede molto sacrificio e molta passione (lo sa chi lo vive!!!).
Questi capi e queste capo li ho incontrati anche al Consiglio regionale, al Consiglio nazionale, al Consiglio generale, contesti associativi che ho imparato a conoscere gradualmente aiutato dalla bella testimonianza di coloro che sono chiamati a comporli.
Devo attestare che finora, quello nello scautismo, è stato per me un cammino guidato dalla Provvidenza e benedetto da incontri molto importanti per la mia vita, il mio cammino di fede e la mia vocazione di educatore: ringrazio davvero il Signore!
Oggi inizio un nuovo servizio come AE generale dell’AGESCI: i sentimenti si mischiano tra gratitudine, per la fiducia ricevuta, e timore, per il servizio che mi è stato richiesto. Ho conosciuto alcuni degli AE che mi hanno preceduto in questo servizio nazionale: sono tutte persone straordinarie che ho sempre guardato con ammirazione e gratitudine per il loro servizio all’Associazione. Un grande grazie a loro e a tutti coloro che li hanno preceduti come AE scaturisce sincero e abbondante e si rinnova in questo momento; il timore nel prendere il loro posto mi sembra – come minimo – doveroso.
Accolgo questo servizio con semplicità, disposto – con l’aiuto di Dio – a fare del mio meglio; sono confortato e sostenuto dalla presenza di capo e capi che conosco e che stimo molto, con le/i quali condividerò questo incarico nel livello nazionale dell’AGESCI; per questo quel sano timore presente in me, non mi travolge.
Lucia, una capo con cui ho iniziato a fare i campi di formazione metodologica (si chiamavano di “Primo tempo”), diceva sempre agli allievi che, per fare i capi, è importante divertirsi. Fino adesso per me è sempre stato così e sono convinto che lo sarà anche in questa nuova fase del mio servizio in AGESCI.
Grazie per la fiducia, che non smetterò di cercare di meritare, e buona strada a tutte e a tutti.