Il viaggio missionario del Vescovo in Venezuela. Un'accoglienza calorosa


Una settimana in Venezuela per il Vescovo di Rimini Monsignor Nicolò Anselmi che farà visita alle varie realtà missionarie sorte alla periferia di Caracas, grazie anche al contributo che la Diocesi ha dato nel corso degli anni. Ad accoglierlo in aeroporto don Aldo Fonti, che da qualche mese è tornato in Venezuela, dove era già stato per tanti anni come missionario. Il vescovo è sbarcato alle 4 ora italiana, e, dopo qualche ora di sonno, sta già vivendo la sua prima giornata a contatto con le comunità locali.
Un’accoglienza calorosa, piena di musica e di sorrisi per il Vescovo di Rimini Monsignor Nicolò Anselmi sbarcato in Venezuela per visitare la realtà missionaria cresciuta in un quartiere alla periferia di La Guaira a circa 30 chilometri dalla capitale Caracas. Ad accoglierlo con un gruppo di fedeli c’era il sacerdote riminese don Aldo Fonti, tornato da qualche mese a tempo pieno nel paese sudamericano dove era stato prete missionario per 31 anni, fino al 2009. Negli ultimi anni don Aldo ha fatto diversi viaggi in quella amata terra e qualche mese fa ha ottenuto dal vescovo Nicolò la possibilità di prestare servizio pastorale nelle diocesi di Caracas e La Guaira. E’ fitta l’agenda della settimana venezuelana per monsignor Anselmi iniziata con l’inaugurazione di due nuove strutture del Centro San Martín de Porres.
L'asilo è stato costruito grazie alla collaborazione della Associazione Oasi di Speranza, le raccolte solidali fatte nella parrocchia di Viserba Mare dove don Aldo è stato parroco per 15 anni a alla donazione speciale della famiglia di Anna Volanti, scomparsa prematuramente. Tra gli appuntamenti del vescovo la messa con la consegna dei diplomi a cento ragazzi che hanno terminato il loro corso di avviamento al lavoro.
Ci sarà anche un grande incontro a Caracas dedicato ai giovani e un incontro con la comunità di Canaima la prima fondata molti anni fa, nella prima missione diocesana. Un’esperienza missionaria che si prospetta ricca di opportunità e che già nell’accoglienza delle prime ore ha messo le basi di una preziosa amicizia tra chiese sorelle.