Esplosioni all’inceneritore di Raibano: tre feriti. Hera: indagini sulle cause

Un boato e tanta paura. Le informazioni sono ancora sommarie, ma poco dopo le 16 si sono sentite alcune esplosioni all’interno del termovalorizzatore di Raibano, nella frazione di Sant’Andrea in Besanigo. Sul posto sono intervenuti vari mezzi del 118 (l’elisoccorso è stato stoppato dal buio), i Vigili del Fuoco impegnati a spegnere le fiamme, i carabinieri e anche i tecnici di Arpae per effettuare le analisi dell’aria. Tre i feriti. Si tratta di operai, di una ditta esterna che si occupa della manutenzione. Sono stati trasportati con l’ambulanza in ospedale Uno di loro, un ragazzo italiano di 29 anni, ha riportato ustioni e sarebbe in condizioni serie al Bufalini di Cesena. Gli altri due sono invece stati condotti a Rimini e Riccione. Nessuno sarebbe fortunatamente in pericolo di vita. 

L‘esplosione è avvenuta su uno dei nastri trasportatori che portano i rifiuti dai compattatori al termovalorizzatore. A causarla non sarebbe stato un malfunzionamento ma un problema legato proprio ad uno dei rifiuti solidi urbani che vengono tritati per il conferimento. Esclusa al momento l’ipotesi di un ordigno.

HeraAmbiente, in una nota, fa sapere che l’impianto è stato messo in sicurezza e precisa “sono in corso le indagini interne per individuare la tipologia e la provenienza dei rifiuti estranei conferiti che hanno portato alla deflagrazione e al ferimento di tre persone”. Non si segnalano sversamenti ed esalazioni.

Sul posto si è recato il sindaco di Coriano, Gianluca Ugolini, per verificare le condizioni del personale coinvolto ed eventuali danni esterni o fumi dovuti all’esplosione.

Subito partito anche il tam-tam sui social: c’è chi racconta di aver sentito un violento boato e i vetri dell’abitazione tremare e si parla anche di una nube nera che si è alzata nell’immediatezza dell’esplosione.

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