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Allarme Confesercenti

Negozi e botteghe familiari a rischio: troppo difficile restare sul mercato

In foto: un negozio chiuso
di Redazione   
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gio 14 set 2023 11:11
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In Italia, e anche nel riminese, negozi e botteghe familiari sono a rischio estinzione. Lo rileva Fabrizio Vagnini, presidente Confesercenti provinciale Rimini, analizzando il rapporto annuale Inps: “Dal 2019 al 2022 i lavoratori indipendenti assicurati dall’Istituto passano dai 4,959 milioni del 2019 ai 4,825 milioni del 2022, con un calo netto di 134mila unità, oltre 90 al giorno. Un dato che conferma le crescenti difficoltà a rimanere sul mercato delle micro e piccole imprese a conduzione familiare, che hanno visto sfumare la ripresa post pandemica a causa del caro-vita e dell’incremento dei prezzi energetici”. Si parla di artigiani e commercianti che hanno fatto per anni la fortuna del tessuto economico italiano.
Secondo Vagnini “micro e piccole imprese non spariscono per mancanza di competitività, ma per il doppio colpo di pandemia e caro-vita. E si trovano a fare i conti con un Paese dove è sempre più difficile tentare l’avventura imprenditoriale”.
Servono meno oneri burocratici e più sostegni per questa parte importante del nostro sistema economico, conclude il presidente di Confesercenti. “Introdurre una sorta di abbonamento fiscale, superando il meccanismo saldo-acconti con una rateizzazione mensile di quanto dovuto ed un conguaglio finale, ci sembra una proposta seria e praticabile che il Governo dovrebbe prendere in considerazione. Necessario anche un alleggerimento degli oneri previdenziali e fiscali per le nuove attività imprenditoriali, per un periodo non inferiore a tre anni. Ma si deve mettere in campo anche una fiscalità di vantaggio per i negozi di vicinato con un fatturato inferiore ai 400mila euro l’anno: un provvedimento essenziale per contrastare il fenomeno della desertificazione commerciale che sta interessando sempre più i centri urbani, con un grave impatto non solo sul settore ma anche sull’offerta di servizi ai cittadini”.