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attesa la decisione del gip

Botte e minacce alla fidanzata, l'ex di Uomini e Donne nega tutti gli addebiti

In foto: l'aula del tribunale di Rimini
l'aula del tribunale di Rimini
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 8 ago 2023 18:23 ~ ultimo agg. 9 ago 11:22
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Ha respinto tutti gli addebiti, sostenendo in particolare di non aver mai fatto del male alla fidanzata. Marco Arduini, 45enne della Valconca, finito in carcere lo scorso 4 agosto per maltrattamenti in famiglia aggravati e lesioni personali nei confronti dell’ex, una ragazza di 19 anni, ha fornito la sua versione dei fatti davanti al gip Raffaella Ceccarelli. L’ex partecipante alla trasmissione televisiva “Uomini e Donne” avrebbe spiegato che già da tempo aveva deciso di interrompere la relazione con la giovane. Una scelta che lei non avrebbe accettato e a causa della quale sarebbero sorti diversi litigi. Durante uno di questi accesi scontri verbali, lui l’avrebbe afferrata per le braccia in modo da allontanarla, ma senza torcerle neppure un capello.

Una ricostruzione, quella dell’indagato, ben distante dalle minacce con coltelli e cinture (“Ti spacco la faccia, ti getto dal balcone”), dalle aggressioni con calci e pugni, mani al collo e percosse raccontate dalla 19enne ai carabinieri di Cattolica. Una relazione malata che aveva da tempo suscitato la preoccupazioni dei genitori e di un’amica, ma che lei, 19 anni, non aveva avuto il coraggio di troncare, arrivando persino a nascondere gli ematomi con dei cosmetici. Sulla scorta delle indagini dei militari dell’Arma, il sostituto procuratore Davide Ercolani aveva chiesto e ottenuto la custodia cautelare in carcere di Arduini.

“Il mio assistito ha affermato il difensore di Arduini, l’avvocata Linda Mastrodomenico – ha già subito una durissima condanna dal punto di vista mediatico per via di due partecipazioni ad un programma televisivo avvenute in passato. Nel rispetto di tutte le parti coinvolte nella vicenda, come legale ho deciso di non rilasciare ulteriori dichiarazioni allo scopo di non enfatizzare ulteriormente la vicenda e limitare il più possibile ogni eventuale strumentalizzazione in un momento di estrema delicatezza. Mi dissocio dalle ricostruzioni apparse in queste ore sui media riguardanti le dichiarazioni rese dal mio assistito”.

Il giudice per le indagini preliminari, Raffaella Ceccarelli, al termine dell’interrogatorio si è riservata di decidere se confermare la custodia cautelare in carcere per Arduini o se invece applicare gli arresti domiciliari.