Alluvione. Bonaccini incontra Figliuolo: Governo gli dia risorse

Il presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini si prepara all’incontro di giovedì con il commissario straordinario alla ricostruzione post-alluvione, Francesco Figliuolo (“stiamo lavorando molto bene“, ammette), andando in pressing sul Governo, perché sblocchi i fondi necessari a realizzare le opere infrastrutturali urgenti prima dell’inverno. “Le risorse sbloccate vanno a opere già fatte e ci vorranno ancora settimane per averle. Ma se non verranno finiti i cantieri entro l’inverno rischiamo che, alle prime piogge, si creino ulteriori danni“, ammonisce Bonaccini. “Dei circa 4 miliardi di euro stanziati dal governo per l’Emilia-Romagna, 2 miliardi vanno alle infrastrutture per prossimi tre anni, degli altri circa 1,2 miliardi non sono a disposizione del commissario, perché devono coprire ammortizzatori sociali e aiutare le imprese che esportano, che sono una piccola parte del totale. Queste risorse, però, sono state utilizzate in minima parte: resta un miliardo che la Regione chiede che venga messo a disposizione del commissario, perché altrimenti non sono spendibili per l’Emilia-Romagna. Tornerebbero a Roma e non li vedrebbe nessuno. Altro che 4 miliardi, così sarebbero meno di tre sui 9 miliardi totali di danni“, ribadisce il presidente, che insiste anche sul credito di imposta, che “ha funzionato bene dopo il terremoto” e che non è stato preso in considerazione dal governo. “Vogliamo lavorare perché si facciano le cose indispensabili entro l’inverno e per dare certezze ai cittadini“, conclude.
A rincarare ci pensa poi anche l’assessore regionale allo sviluppo economico Vincenzo Colla. “I fatti – dice rivolto ai giornalisti – sono che se fate una domanda a una famiglia o a un’impresa che è stata alluvionata, vi sentirete dire che le risorse non ci sono. Ci possiamo girare attorno tutti, non mi sembra un bellissimo esercizio nascondere la verità“. “Attenzione che il tempo non è più una variabile indipendente – aggiunge –. Si può fare tutto volendo, far ripartire quei territori è un investimento. Ma, la discussione eludendo la verità non è un esercizio intelligente per chi ha rappresentanza istituzionale“.