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Apg23, campo lavoro, scout

Tra le famiglie di Faenza. Il racconto di alcuni volontari riminesi

In foto: di Christopher Pellizzari di Casa Mondo di San Savino della comunità Papa Giovanni XXIII
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 23 mag 2023 12:37 ~ ultimo agg. 12:39
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35 volontari tra Campo Lavoro Missionario, operatori e ragazzi migranti accolti dell’associazione comunità Papa Giovanni XXIII e Gruppo Scout di Cattolica in aiuto ad alcune famiglie sommerse da acqua e fango di Faenza. A raccontarci questo incontro nell’emergenza Annalisa Felicella e Anna Marchetti dell’Apg23 che con le loro parole offrono uno sguardo a quello che di buono, anche in questo momento drammatico, può nascere.

 

Faenza, Forlì, Cesena, e poi ancora Cervia, Russi, Solarolo, e ancora piccoli borghi della Romagna, come in un domino, sono cadute sotto l’acqua a causa di quelli che sono fatti già noti.
La forza dell’acqua ha rotto gli argini e ha travolto case e strade portando via tutto, cancellando in poco tempo i sacrifici di una vita insieme ai ricordi custoditi, gelosamente, nelle cantine. Senza scampo.

 

Ma “l’amore conta, conosci un altro modo per fregar la morte?!”, canta Ligabue, ed è quell’amore per l’umanità che, nelle disgrazie, unisce sempre le persone nell’aiutare il fratello in difficoltà che ha fatto muovere Generazione X, baby boomers, millenials, lavoratori, studenti, pensionati, romagnoli, emiliani, meridionali e ancora africani, pachistani, bengalesi per supportare la Romagna alluvionata.

Chi con stivali, badili e pale per svuotare cantine e spalare il fango, chi con messaggi e chiamate per attivare la rete sociale pee raccogliere viveri, cibo, farmaci. Chi per cercare cio’ che, in questi giorni, sembra esser diventato materiale introvabile o di lusso. E anche qui il volontariato arriva e supporta. Infatti l’Associazione Campo lavoro missionario insieme all’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII unendo le forze sono riuscite a rispondere prontamento all’emergenza fornendo materiale e attivando volontari che andassero ad aiutare in una nelle zone più colpite dall’alluvione. In particolare nella giornata di domenica i volontari hanno aiutato alcune famiglie di Faenza proprio nella zona dove è avvenuta la rottura dell’argine del fiume Lamone, tra il fango e le montagne di mobili da buttare questa rete di solidarietà ha portato aiuto e un po’ di speranza.

Siamo solo all’inizio di quello che sarà un brutto capitolo della storia della Romagna. E non sarà facile rialzarsi e ripartire. Ma solo uniti, oggi, come ieri e come domani, ce la faremo.