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la sentenza

Tentato omicidio a Coriano, lieve sconto per padre e figlio in Appello: evitato il carcere

In foto: repertorio
repertorio
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 30 mag 2023 22:54 ~ ultimo agg. 31 mag 16:58
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Prima lo investirono con l’auto, poi padre e figlio scesero dalla loro auto e iniziarono a pestarlo in maniera selvaggia. Quando la vittima, un 25enne residente a Montescudo, cercò di reagire, il padre afferrò un coltello da cucina e lo colpì all’addome causandogli una profonda lacerazione. Fu salvato dai medici dell’ospedale Bufalini di Cesena, che lo sottoposero ad un delicato intervento chirurgico.

Il tentato omicidio, riconducibile ad un regolamento di conti nel mondo dello spaccio, venne consumato nel cuore di Coriano la sera del 19 settembre del 2020 davanti a numerosi testimoni. Dopo l’arresto dei carabinieri di Riccione, nel marzo del 2022 il genitore, un 48enne di Foggia, fu condannato in primo grado con rito abbreviato a 8 anni di reclusione, mentre il figlio 24enne a 5 anni e 4 mesi, a fronte di richieste ben più pesanti (da 12 a 8 anni) avanzate dal pubblico ministero riminese Davide Ercolani.

A distanza di poco più di un anno la Corte d’Appello di Bologna ha ridotto, seppur di poco, le pene di entrambi, quel tanto che basta però per evitare loro il carcere. Il padre, infatti, è stato condannato a 7 anni e 8 mesi, il figlio a 4 anni, 2 mesi e 20 giorni. Calcoli che vanno ulteriormente rivisti al ribasso considerati i mesi di detenzione già sofferti. Il genitore quindi continuerà a scontare la pena ai domiciliari con il permesso di recarsi a lavoro durante il giorno. Nessuna restrizione o quasi per il figlio, che potrà richiedere misure alternative come l’affidamento in prova ai servizi sociali. Soddisfatto per il risultato ottenuto il difensore dei due imputati, l’avvocato Massimiliano Orrù, che non ha mai contestato la responsabilità dei due, ma solo il quantum della pena.