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"Urgente una legge speciale"

Legacoop: un centinaio di cooperative messe in ginocchio dalle alluvioni

In foto: la Romagna ancora invasa dall'acqua
la Romagna ancora invasa dall'acqua
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 20 mag 2023 10:54
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Sono un centinaio le cooperative messe in ginocchio dalle alluvioni. E’ la stima effettuata da Legacoop Romagna. Si tratta di imprese che operano nei settori dell’agroalimentare, servizi, costruzioni, industria, trasporti e logistica, sociale, culturale, turismo, pesca e grande distribuzione organizzata. Legacoop parla di “una ripercussione di entità epocale, direttamente proporzionale al disastro idrogeologico che ancora sta sconvolgendo l’intera Romagna, con impatti particolarmente significativi nelle province di Ravenna e Forlì-Cesena“. Si tratta di cooperative che nel 2021 avevano sviluppato un valore della produzione di 5.424.924.000 di euro, associando 271.600 soci e impiegando oltre 20.000 lavoratori.

Per il comparto agricolo le prime stime, in aggiornamento, lasciano già intravedere un crollo delle produzioni estive e autunnali, con conseguenze molto pesanti non solo sui soci produttori ma anche sull’occupazione, a partire da quella stagionale. Legacoop ricorda, come esempio, gli oltre 6000 ettari completamente e ripetutamente allagati delle cooperative braccianti del ravennate, che hanno perso la grande parte delle relative produzioni.

Danni ingenti ed erosioni anche alle spiagge, già allestite per la stagione turistica, si registrano indistintamente su tutta la riviera romagnola, anche se la stagione turistica non è in alcun modo a rischio ed anzi sono già iniziate le operazioni di ripristino.

Diverse, soprattutto nella bassa Romagna, sono le cooperative industriali che, avendo subito allagamenti, hanno forzatamente, prima fermato e poi diminuito la produzione.

Allagati e fermi i cantieri edili del cesenate, forlivese e ravennate. Allagamenti ed evacuazioni hanno interessato, purtroppo, anche i servizi residenziali di diverse cooperative sociali.

I danni alle infrastrutture, gravissimi soprattutto nelle aree collinari e la chiusura di decine di arterie viarie allagate, stanno ancora impedendo a tanti lavoratori di raggiungere i luoghi di lavoro e rendono difficili i trasporti di merci, con danni per l’approvvigionamento della GDO (Grande Distribuzione Organizzata). Ma in questo caso, la disponibilità dei soci e dei dipendenti di Coop Allenza 3.0 e di Conad, spiega Legacoop, oltre alla collaborazione con le Prefetture di Ravenna e Forlì-Cesena, ha consentito di ridurre l’impatto sugli scaffali dei supermercati.

Ci sono poi i fermi di attività legati al maltempo, ad iniziare dal comparto della pesca, che segnala però un’esigenza di pulizia del mare da tronchi e rifiuti affluiti con le esondazioni, che non ha eguali.

Legacoop ha individuato 39 cooperative coinvolte a Forlì-Cesena, 51 a Ravenna e 12 a Rimini.

La richiesta è quella di una legge speciale di sostegno ai territori colpiti, che abbia le caratteristiche della massima urgenza, partendo dalla evidenza che la Romagna sia stata colpita da una calamità naturale di portata eccezionale e storica. Secondo Legacoop servirà inoltre che, superata la prima fase emergenziale, si dia attuazione, ricorrendo a nuovi strumenti di programmazione e pianificazioni anche straordinari (compresa una urgente riconversione dei fondi non utilizzati o non ancora programmati del PNRR) ad un Piano per la ricostruzione, la manutenzione e la messa in sicurezza del territorio, a contrasto del dissesto idrogeologico, con particolare riferimento alle frane e al reticolo idrografico.