Indietro
menu
Inizia la discussione

Piano Aria: stop ai diesel Euro 5 e alle deroghe per portare i bimbi a scuola

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 7 minuti
mar 21 mar 2023 09:06 ~ ultimo agg. 09:35
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 7 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Giro di vite sulla qualità dell’aria. La proposta di revisione avanzata dall’Europa è stata definita dalla Regione Emilia Romagna “impegnativa”: i giorni di sforamento del PM10 scenderanno da 35 a 18, anche se è prevista una deroga fino al 2035 per alcuni inquinanti. I Comuni più piccoli potranno attuare le loro strategie in autonomia (max 26 sforamenti). Lo scorso anno Rimini è stata tra le 12 centraline regionali ad aver superato il limite. Parallelamente all’inasprimento delle misure anche il Piano aria integrato regionale dal prossimo anno prevederà ulteriori limitazioni. Su tutte lo stop ai diesel euro 5 e la cancellazione di alcune deroghe, come quella di usare l’auto per portare i bambini a scuola. Entro il 2030 entreranno in servizio 2000 nuovi bus (mandando in pensione quelli più inquinanti) e ci saranno agevolazioni per abbonamenti treno-bici e il potenziamento dell’offerta estiva anche nel riminese. Per favorire la mobilità elettrica saranno aumentati i punti di ricarica. Il riscaldamento in casa sarà fissato a 19 gradi (17 nel commercio e nell’industria) mentre ci sono ancora risorse per il bando finalizzato a sostituire gli impianti di riscaldamento a biomassa sotto le “5 stelle”. Stop a qualsiasi combustione all’aperto a scopo di intrattenimento (falò ma anche fuochi d’artificio), salvo due deroghe annuali. Novità anche in agricoltura con spandimenti dei reflui entro le 12 ore dallo stoccaggio e non più 24. Il Pair 2030 vede un piano di investimenti per oltre 154 milioni di euro totali, oltre 63 nel primo triennio. La prossima settimana sarà presentato ai 207 Comuni coinvolti. Dopo la fase delle osservazioni e delle controdeduzioni approderà in aula a luglio con voto finale entro l’anno. Ieri la presentazione da parte dell’assessore Irene Priolo in commissione.

I dettagli

QUALITÀ DELL’ARIA E AZIONI ATTUATE. Le Pm 10, al max 50 microgrammi per metro cubo, non dovevano essere oltre 35 l’anno: nel 2022 ci sono stati superamenti in 12 stazioni nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Ferrara, Ravenna, Rimini. Il 2015 e il 2017 sono gli anni in cui le condizioni meteorologiche sono state particolarmente sfavorevoli alla qualità dell’aria, a causa di alta pressione, scarsità di pioggia e ventilazione. “Comunque – ha annunciato Priolo – siamo pronti a una commissione sulla siccità”. I settori che incidono di più sono l’agricoltura, con il 33%, seguita da traffico, con il 27%, il riscaldamento a legna, con il 18%, l’industria, col 9%, altro traffico (aereo, mezzi marittimi e mezzi agricoli) col 6%, il riscaldamento non a legna con meno del 5%. I dati su NO2 (biossido di azoto) “sono il nostro Inno alla gioia” ha detto la titolare dell’Ambiente: il valore limite annuale (40 μg/m3) è stato rispettato nel 2020 (effetto lockdown) e nel 2022 dove valore limite orario (200 μg/m3) è stato rispettato in tutte le stazioni. “Molto bene” anche le PM 2.5, di cui dal 2018 non viene più superato il valore limite annuale (25 μg/m3).

L’andamento dell’ozono si mostra pressoché stazionario nell’ultimo decennio, con fluttuazioni dovute alla variabilità meteorologica della stagione estiva. L’Annus horribilis, per la popolazione, è stato il 2017. Nel 2020, nonostante il blocco del traffico dovuto al Covid, i superamenti sono stati alti.

APPLICAZIONE DEL PAIR. Dai 33 comuni del Piano 2020 si sale ai 207 del 2030, “ed è la novità più importante. Lavoriamo a livello di Bacino padano, passando da 2,3 milioni di cittadini a 4”.

COMPONENTI REGIONALE EMISSIONI: Il 56% del biossido di azoto (di cui il 93% proviene da diesel) deriva dal trasporto su strada, seguito da altri inquinanti come la Pm10 (impianti domestici riscaldamento a biomassa e trasporti). Le Pm 2.5 sono prodotte principalmente da impianti domestici, mentre il biossido di zolfo da combustione industriale. Il 70% dell’inquinamento proviene dal settore secondario: agricoltura allevamenti, mentre quello primario da produzione di energia, riscaldamento e riscaldamento a legna. Nella città metropolitana il traffico incide per il 31%, gli allevamenti per il 30 e il riscaldamento legna per il 25.

Priolo ha ricordato il percorso di partecipazione e l’indagine sulla percezione della qualità dell’aria con 4400 cittadini coinvolti, che si sono detti molto preoccupati: Il 48% è attivo e disponibile a cambiare, mentre il 26% non intende modificare lo stile di vita e un 26% va incentivato con campagne di comunicazione. A livello di Bacino padano servono azioni sinergiche tra le Regioni per limitare la circolazione, sull’uso delle biomasse a basso impatto e su agricoltura e zootecnia.

AMBITO URBANO E AREE DI PIANURA: LE AZIONI

Controlli sulle limitazioni alla circolazione e Move-In. E tra le Limitazioni spicca la scomparsa della deroga di accompagnare bambino a scuola. Il Trasporto pubblico prevede nuovi bus e serviuzi potenziati: 2000 nuovi autobus (per dismissione veicoli almeno < euro 3 nelle aree urbane) al 2030; + 10% passeggeri su TPL gomma al 2030 rispetto a obiettivo PRIT 2025 (che prevede già + 10% rispetto a 2014). Inoltre, dal 2024 offerta ferroviaria a zero emissioni con: agevolazioni per abbonamenti treno+bici (Mi muovo bici in treno); potenziamento offerta estiva (Bologna-Ravenna-Rimini); sviluppo SFM previsto nel PUMS Città metropolitana Bologna

Con + 20% passeggeri su ferro al 2030 rispetto al target del PRIT 2025 (che già prevede +50% rispetto al 2014); integrazione tariffaria e abbonamenti con al conferma delle iniziative Salta su, Mi muovo anche in città, Mi muovo tutto treno.

MOBILITA’ ELETTRICA Potenziamento della rete pubblica con punti di ricarica per i veicoli elettrici nelle città; bando merci di 6 milioni. Incentivazione del trasporto ferroviario di merci per trasferire quote di traffico dalla modalità stradale alla modalità ferroviaria. circa 4.8 mln tonnellate di merci da strade a treno, equivalenti a 173mila veicoli pesanti diesel euro 5 da 28 tonnellate; rendere più sostenibili tutti i processi industriali e logistici interni ed esterni agli insediamenti produttivi logistici all’interno del perimetro della ZLS E-R. Sarà finanziata anche logistica a corto raggio in ambito urbano (cargo bike).

RISCALDAMENTO DOMESTICO Divieto assoluto di qualsiasi tipologia di combustione all’aperto a scopo intrattenimento (ad es. falò rituali legati a tradizioni o fuochi d’artificio) nel periodo 1° ottobre – 31 marzo: sono concessi due eventi l’anno.

Una novità strutturale sarà il limite di 19 gradi in casa ufficio, luoghi di ricreazione, associazioni, luoghi di culto (esclusi ospedali e case di cura). I gradi saranno 17 nel commercio e nell’industria, “con un risparmio di inquinamento e di energia”.

Priolo ha sottolineato che “le risorse per il bando stufe ci sono e i fondi regionali rifinanzieranno i bandi 2024. Dal 2025, il finanziamento riguarderà solo la sostituzione tra biomassa legnosa e pompa di calore”. Il bando per la sostituzione con impianti a 5 stelle è da 11,5 milioni e oggi ne sono stati spesi solo 3 milioni (“i soldi ci sono ha evidenziato Priolo”). A febbraio di quest’anno le domande liquidate o in istruttoria sono 973, quelle impegnate e liquidate 737.

AGRICOLTURA E ATTIVITA’ PRODUTTIVE Gli spandimenti dei reflui dovranno avvenire entro le 12 ore dallo stoccaggio e non più entro le 24. Si finanziano la copertura vasche e si introducono i lagoni (divieto sarà dal 2030). Una novità riguarda i fertilizzanti a base di urea: andranno incorporati insieme allo spandimento o comunque entro le 24 ore successive. Per contenere, inoltre, le emissioni di ammoniaca per i nuovi allevamenti soggetti ad autorizzazione integrata ambientale (suinicolo e avicolo), e ad autorizzazione unica ambientale (ove prevista per altri allevamenti) le autorizzazioni dispongono l’obbligo di iniezione liquami e l’adozione delle BAT più prestanti tra quelle applicabili ad ogni singola altra fase dell’allevamento. C’è poi il divieto abbruciamento dei residui vegetali dal 1° ottobre al 31 marzo, anche per le superfici investite a riso.

Biogas e biometano: Promozione di sistemi di upgrading in impianti a biogas per favorire l’uso del biometano; possibilità dal PNRR, con 1.92 mld € a livello nazionale, possibili effetti a livello regionale.

COSTI EVITATI E VITA PIU’ LUNGA Si eviteranno costi, secondo una stima, i danni ambientali generati dall’inquinamento atmosferico a: salute (mortalità e morbidità); materiali da costruzione (invecchiamento precoce dei materiali); colture e foreste (perdita delle colture e degli ecosistemi). La stima è di circa 643 milioni € di costi evitati grazie alle riduzioni emissive previste, di cui 637.5 milioni € solo per gli aspetti sanitari. Si allunga l’aspettativa di vita di 2,74 mesi.

INVESTIMENTI Saranno 1544 milioni, di cui 63 nel primo triennio di attuazione, “cifre che incrementabili – ha aggiunto l’assessora – con altre fonti di finanziamento, la cui programmazione deve, però, essere ancora fatta. Questo Piano parte con gambe robuste”.

La sintesi del dibattito in commissione

Il presidente della Commissione territorio, ambiente e mobilità Stefano Caliandro ha sottolineato come “il percorso condiviso con gli enti locali ci ritorna una visione globale del nostro territorio. L’ambiente impone quindi una trasversalità di argomenti testimoniata anche dalle fonti di finanziamento a cui farà riferimento il documento di pianificazione per la risoluzione delle innumerevoli componenti che determinano il problema della qualità dell’aria”.

Decisamente più critico l’intervento di Valentina Castaldini (Forza Italia) la quale, approvando il metodo “che per una volta antepone l’Assemblea alla giunta”, ha evidenziato interventi molto impattanti per i cittadini. “Volendo vedere questo documento -ha proseguito la capogruppo- dal punto di vista della natalità, come da specifico ordine del giorno approvato all’unanimità dal consiglio regionale, giudico molto negativamente togliere la deroga dell’accompagnamento a scuola dei figli”. La forzista definisce questa decisione “una disattenzione enorme alla realtà quotidianità” e chiede quale ricaduta possa avere l’incentivo bike to school per una famiglia con tre figli. “Se l’abolizione di questa deroga verrà mantenuta -conclude Castaldini- significa abolire la libertà d’insegnamento perché diverrà prevalente scegliere la scuola in base alla vicinanza alla propria abitazione. Se a questo aggiungiamo poi le follie del mercato dell’auto, vediamo chiaramente come in questo documento non vi sia alcun sostegno alla mobilità dei nuclei familiari. Si tratta quindi di fondamentali aspetti di inclusione del tutto mancanti che testimoniano una chiara impostazione culturale”.

Anche Emiliano Occhi (Lega) si è soffermato “sui cambiamenti agli stili di vita richiesti da questo Piano, anche se da una prima lettura sembra che questo documento non voglia il coinvolgimento delle famiglie”. Per il leghista “il Pair 2030 sembra promuovere una partecipazione diffusa ma dimentica le esigenze delle prime fasce di età dei bambini, dove la mobilità tramite trasporto pubblico locale è pressoché impossibile”. Occhi, poi, chiede anche se l’impianto delle manovre presentate “sia stato condiviso con le altre Regioni del Bacino padano e sottolinea la difficoltà di espletamento dei controlli. “Sia per il parco auto che per il livello di riscaldamento domestico, conclude il consigliere, i controlli saranno praticamente impossibili ed eccessivamente punitivi per i cittadini coinvolti. Sul tema delle stufe a biomassa legnosa, infine, credo che occorrerebbe una decisa campagna di rottamazione per evitare ogni tipo di speculazione”.

Andrea Costa (Pd), infine, giudica in maniera estremamente positiva l’inizio del percorso del Pair 2030 e sottolinea “come il Piano sia costruito sul cambio di paradigma nei confronti della cittadinanza da sanzione a incentivo, esattamente come deciso nelle linee strategiche approvate dall’Assemblea legislativa nel recente passato”. Nell’auspicare un confronto ampio e puntuale, Costa rimarca “l’urgenza di attivarci sulla qualità dell’aria perché i dati ricordati in questa prima esposizione dicono di un inquinamento che colpisce soprattutto i bambini. Ecco perché il Pair 2030 è costruito in ottica integrata in senso verticale (tra Europa, Regioni ed enti locali) tanto quanto in maniera partecipata (richiedendo la più ampia partecipazione delle nostre comunità). Proprio parlando di integrazione, ritengo obbligatorio il coinvolgimento del governo nazionale tanto quanto il fondamentale coordinamento tra tutte le Regioni padane”.

L’assessora Irene Priolo, replicando al dibattito innescato dall’informativa, ha specificato che le deroghe per il car pooling rimangono in vigore, tanto quanto la libertà di movimento per i veicoli più inquinanti al di fuori degli orari di blocco alla circolazione. “Ove persistessero specifiche problematiche -ha poi concluso Priolo- si può fare riferimento alla scatola nera del move-in già adottata nelle altre Regioni padane e che, proprio grazie a questa tecnologia, hanno eliminato le deroghe precedentemente esistenti”. L’Assessora ha poi rassicurato “sull’enorme lavoro fatto per coinvolgere tutte le componenti economico-sociali del territorio” e, garantendo un ampio confronto sul Piano, ha messo in guardia sul fatto “che siamo sotto condanna dell’Unione Europea per gli eccessivi sforamenti registrati nella qualità della nostra aria e se tale condanna si tramutasse in multe pecuniarie, l’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna sarà chiamata a risponderne in solido”.