Lancio di bottiglie pre-partita contro un'auto di tifosi della Reggiana

Nonostante la massiccia presenza di tifosi ospiti (più di 1.700) e l’accesa rivalità tra le due tifoserie, il piano di sicurezza predisposto dalle forze dell’ordine ha scongiurato problemi di ordine pubblico prima e dopo la gara tra Rimini e Reggiana. L’unico momento di tensione si è vissuto prima del match, quando intorno alle 15 un suv con a bordo tre tifosi reggiani si è ritrovato inavvertitamente in zona stadio prima che fossero predisposti i blocchi alla circolazione stradale in quell’area.

La vettura ospite, quindi, è stata notata da alcuni tifosi biancorossi che si trovavano fuori da un bar di viale Tripoli ed è stata oggetto di un lancio di bottiglie di vetro. Un uomo e una donna – secondo alcune testimonianze – sarebbero stati i più agguerriti, a tal punto da impugnare delle aste delle bandiere e colpire la carrozzeria del suv, il cui vetro anteriore è rimasto incrinato. Un attacco che il personale in borghese della polizia di Stato ha cercato di interrompere sul nascere. I due aggressori, infatti, si sono dileguati a piedi, mentre l’auto di tifosi reggiani è potuta ripartire in direzione del parcheggio davanti tribunale di Rimini, punto di sosta dei tifosi ospiti.

Nel post partita invece si è verificato un pericoloso contrattempo gestito però al meglio dalle forze dell’ordine e dagli uomini della Digos. Circa 300 tifosi reggiani sono rimasti bloccati per più di un’ora alla stazione ferroviaria di Rimini per l’interruzione della circolazione a causa di un allarme bomba (poi rivelatosi infondato) alla stazione di Forlì. Le divise hanno sorvegliato l’intera area della stazione per prevenire qualsiasi tipo di contatto tra le due tifoserie e blindato il nutrito gruppo di supporters granata fino a quando, intorno alle 22, non è ripartito per Reggio Emilia.