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distrutti 8 veicoli

Condannato il piromane delle auto: "Ho incendiato per rabbia"

In foto: Una delle auto incendiate (foto Migliorini)
Una delle auto incendiate (foto Migliorini)
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 13 mar 2023 15:29 ~ ultimo agg. 14 mar 13:28
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“Ho incendiato quelle auto per rabbia, ma non ho fatto del male a nessuno”E’ questa l’assurda giustificazione fornita in aula dal piromane delle auto, un 40enne di origine calabrese, senza fissa dimora, che tra il 21 e il 23 febbraio scorsi appiccò il fuoco a otto vetture in centro storico a Rimini, distruggendone quattro e danneggiandone in maniera seria altrettante.

Questa mattina (lunedì 13 marzo) il giudice monocratico del tribunale di Rimini lo ha condannato a 2 anni di reclusione più uno di libertà vigilata a fronte di una richiesta di 5 anni avanzata dal pubblico ministero. Pena che non sconterà in carcere in quanto il giudice ha riqualificato il reato da incendio a danneggiamento seguito da incendio. Il piromane (assistito dall’avvocata Viviana Pellegrini) ha ottenuto l’obbligo di presentazione quotidiana alla caserma dei carabinieri di Rimini Porto.

Il suo arresto risale al 18 agosto scorso. I carabinieri della Sezione operativa della Compagnia di Rimini lo rintracciarono in città dopo accurate indagini partite dall’analisi certosina dei filmati delle telecamere di videosorveglianza pubbliche e private, comprese quelle della rete di trasporti pubblici urbani. Il confronto di fotogrammi, angolature e orari consentì agli investigatori di ricostruire il percorso fatto dal 40enne quella sera, che partendo dal parcheggio Metropark, alla stazione ferroviaria, iniziò il suo tour incendiario proseguito per via Cattaneo e terminato in piazza Ferrari. Sempre grazie alle immagini fu possibile ricavare un’indicazione sui vestiti e sulla fisionomia del piromane, nonché su un particolare risultato di primaria importanza: la tipologia di camminata

Le vetture andate completamente carbonizzate furono un’Audi RS6, una Fiat Panda, un Fiat Doblò e un’Alfa Romeo Giulietta, mentre quelle danneggiate una Peugeot 208, una Bmw, una Volvo V40 e una Smart Four Two, che fu la prima auto ad essere incendiata la sera del 21 febbraio in via XXIII Settembre. Due sere dopo ecco l’escalation di fuoco in pieno centro, con i vigili del fuoco – intervenuti con 11 uomini e tre mezzi – al lavoro per ore.

Il 40enne calabrese, che vive in strada e frequenta spesso la zona del Mercato Coperto oltre a quella della stazione, ha spiegato di aver agito per rabbia dopo un’aggressione subita in strada da uno sbandato: “Ero arrabbiato e ho dato fuoco alle auto con un accendino, senza fare del male a nessuno”, ha detto con disarmante naturalezza. Dopo 8 mesi di carcere, adesso tornerà in libertà con l’obbligo di presentarsi tutti i giorni in caserma. Se non lo farà, per lui si apriranno nuovamente le porte del penitenziario dei Casetti.