Maestro di arti marziali accusato di palpeggiamenti dalle allieve

Toccamenti nelle parti intime durante il riscaldamento. E’ questa l’accusa che ha spinto la Procura di Rimini ad aprire un’indagine per violenza sessuale aggravata nei confronti di un maestro di arti marziali, di 40 anni, incensurato, che lavorava in una palestra del Riminese.
L’uomo, secondo il racconto delle quattro allieve, di età compresa tra i 10 e 12 anni, avrebbe più volte approfittato del suo ruolo per mettere in atto dei palpeggiamenti proibiti. Attenzioni e atteggiamenti morbosi che le stesse bambine hanno poi raccontato a mamme e papà e, in un caso, ad una maestra di scuola.
Sconvolti da quei racconti, i genitori hanno deciso a fine 2021 di denunciare i presunti abusi ai carabinieri. Le quattro bambine, tre assistite dall’avvocatessa Carlotta Angelini, una dall’avvocato Filippo Leoncini, sono comparse in tribunale a Rimini per essere ascoltate in audizione protetta, alla presenza di una psicologa, dal giudice per le indagini preliminari, Raffaella Ceccarelli, nel corso dell’incidente probatorio.
Ora sarà il pubblico ministero titolare dell’indagine, Davide Ercolani, a decidere se formulare la richiesta di giudizio immediato per l’istruttore, difeso dall’avvocato Sergio De Sio. Il 40enne, che respinge con forza le accuse, avrebbe spiegato che il suo intento era quello di correggere delle posture errate durante lo stretching e che le allieve avrebbero equivocato quei gesti.