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colpo di scena in udienza

Gli ruba il bancomat e glielo prosciuga, ma l'ennesimo prelievo le costa l'arresto

In foto: i carabinieri davanti al tribunale di Rimini (repertorio)
i carabinieri davanti al tribunale di Rimini (repertorio)
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 19 gen 2023 16:08 ~ ultimo agg. 20 gen 11:06
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Ha approfittato di un attimo di distrazione per sottrargli il portafoglio contenente bancomat e carte di credito per poi recarsi nei più vicini istituti di credito ed effettuare prelievi a raffica.

Vittima del furto un 73enne di Montescudo, che mercoledì pomeriggio mentre si trovava in un bar di Marina Centro si è accorto al momento di pagare di non avere più il portafoglio. La certezza che qualcuno glielo avesse rubato l’ha avuta nel giro di poco. Infatti, sul suo smartphone sono comparsi una serie di messaggi che attestavano l’avvenuto prelievo di contanti, almeno 500 euro ad operazione.

E’ stata una pattuglia dei carabinieri di Rimini, fermata proprio dall’uomo, ad aiutarlo. “Mi hanno rubato il portafoglio e non so come bloccare le carte”, è stata la richiesta dell’attempato signore. I militari, avuto il cellulare in mano, si sono accorti che uno dei prelievi incriminati era stato effettuato pochi minuti prima in una banca situata nelle vicinanze, in piazzale Kennedy. Così, si sono diretti sul posto e hanno sorpreso una donna che inseriva insistentemente allo sportello automatico lo stesso codice.

Fermata, è stata arrestata in flagranza e condotta in caserma, dove è stata sottoposta ad accurata perquisizione. Addosso aveva ancora i 500 euro in contanti appena prelevati, che i carabinieri hanno restituito insieme alle carte al legittimo proprietario. Degli altri mille prelevati, invece, nessuna traccia. Almeno fino a questa mattina, quando durante l’udienza di convalida c’è stato un colpo di scena.

La ladra, una 42enne italiana, vecchia conoscenza delle forze dell’ordine, già fermata in passato per borseggi e furti, ha tirato fuori davanti al giudice i mille euro mancanti. Un gesto apprezzato ma che non è servito a restituirle la libertà. Infatti, assistita dall’avvocato Bruno Salernitano del Foro di Bologna, ha patteggiato un anno e 4 mesi di reclusione, che almeno inizialmente sconterà agli arresti domiciliari.