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furto a scuola

Arrestato ancora il ladro che ruba per fame: "Sempre meglio che scippare le vecchiette"

In foto: i carabinieri davanti al tribunale di Rimini (repertorio)
i carabinieri davanti al tribunale di Rimini (repertorio)
di Lamberto Abbati   
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lun 12 dic 2022 15:12 ~ ultimo agg. 13 dic 13:08
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Nelle ultime settimane, tra Rimini e Riccione, si sono verificati alcuni furti nelle scuole che hanno indotto i carabinieri della Perla Verde a organizzare dei servizi mirati. Nel primo pomeriggio di ieri (domenica), proprio nel corso di una perlustrazione ad hoc, i militari dell’Arma hanno arrestato in flagranza un 45enne ligure che si era introdotto all’interno della scuola media Geo Cenci di Riccione per rubare il denaro contenuto nei distributori automatici di bevande e merendine.

L’uomo, che aveva forzato la porta antincendio sul retro, è stato bloccato dai militari prima che potesse fuggire. Quando è stato condotto in caserma, è emerso che la settimana scorsa era stato arrestato dalla polizia di Stato a Rimini dopo aver messo a segno due furti, il primo in una farmacia di San Giuliano, il secondo in un negozio di via Flaminia. Proprio all’uscita dall’esercizio commerciale aveva trovato i poliziotti ad attenderlo. In direttissima aveva dichiarato di rubare per fame: “Sono rimasto senza lavoro, vivo in una piccola stanza e non ho nemmeno i soldi per comprarmi da mangiare”, aveva detto al giudice ammettendo le proprie colpe. Il pubblico ministero aveva chiesto per lui il divieto di dimora in provincia di Rimini, ma in attesa del dibattimento era stato rimesso in libertà senza alcuna misura cautelare.

Questa mattina, difeso sempre dall’avvocatessa Mara Bollini,  il 45enne, che è sospettato di aver messo a segno altri piccoli furti nelle scuole della provincia, è tornato in aula motivando così il nuovo tentato furto: “Piuttosto che scippare le vecchiette o chiedere i soldi ai miei genitori preferisco commettere dei piccoli furti, anche se so che è sbagliato”, queste in sintesi le sue parole. Questa volta il giudice gli ha inflitto l’obbligo di firma in caserma tre volte alla settimana, in attesa di essere giudicato il prossimo 31 gennaio.