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nell'anno del centenario

Riccione. Radici e futuro negli eventi per il patrono firmati dal gruppo Festi

In foto: @Daniele Casalboni
@Daniele Casalboni
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
mer 26 ott 2022 15:15 ~ ultimo agg. 15:17
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In occasione del Santo Patrono San Martino, Riccione festeggia con una serie di eventi e iniziative che raccontano l’identità della città, le cui radici affondano nella storia e nella tradizione, ma con uno sguardo sul futuro. In programma una serie di microspettacoli in spiaggia (nel tratto di arenile antistante piazzale Roma), che rievocheranno i momenti salienti della tradizione legati alla marineria e alla pesca e poi un evento scenografico “Visioni di futuro” la sera del 12 novembre su piazzale Ceccarini. Il tutto firmato dalla creatività del gruppo Festi, che sotto la direzione artistica di Monica Maimone ha già regalato al territorio tra Rimini e Cattolica, eventi con scenografie suggestive oniriche. Un gruppo artistico che mosse i suoi primi anni proprio a Riccione 40 anni fa.

Si comincia nel pomeriggio dell’11 con La tratta delle balose. Donne e guerra (ore 15:30), raccontata e rappresentata da donne di tutte le età, per rievocare l’antica tecnica di pesca collettiva effettuata direttamente dalla spiaggia, consistente nello stendere in mare la “tratta” – un tipo di rete – per poi ritirarla carica di pesci, praticata dalle donne quando gli uomini erano mobilitati sul fronte di guerra.

Alle 16, Vedere il mare!!! Taccuino di viaggio delle colonie marine degli anni ‘20 presenta i giovani turisti delle colonie che narreranno le loro esperienze in una città che gli accoglie per le cure elioterapiche, la lontananza da casa, il primo incontro con il mare, la disciplina, il dolore del distacco. E la spiaggia diventa anche il palcoscenico, al calar del buio (ore 18:00), di Cent’anni… ma è sempre ragazzina, uno spettacolo sulla storia di Riccione, firmato da Davide Schinaia, dagli albori del turismo fino ai tempi moderni attraverso le immagini proiettate su di uno schermo d’acqua. Alle 19 la scena si sposta in piazzale Ceccarini, , dove si gioca La partita. Riccione diventa comune: alcuni ragazzini si contendono la bandiera di Riccione comune autonomo nel tradizionale gioco del rubabandiera, mentre gli strilloni vendono i giornali riportanti la notizia dell’autonomia da Rimini.

Sono storie che raccontano le radici della città – ha spiegato Monica Maimonema allo stesso parlano di presente: della tratta delle donne ucraine e delle altre donne in guerra, oggi, cosi come dei bambini fragili, soli, che continuano a morire di stenti vicino a noi. Vuole essere un canto di solidarietà“.

Sabato 12 novembre (ore 18), al calar della sera, lo spettacolo Verso la luce accompagna la narrazione del cambiamento degli astri del cielo, dalla notte al nuovo giorno in cui, dopo la narrazione storica dei microspettacoli del giorno precedente, Riccione si desta per immaginare il proprio futuro: una parata di palcoscenici mobili condurranno il pubblico per le vie cittadine fino al Palazzo del Turismo, per incontrare, nell’ordine del tempo, Sirio, la stella più luminosa del firmamento, seguita dalle stelle che indicano al viaggiatore il nord e il sud e infine, la luna che tramonta tra i bagliori dorati del sole che avanza con i suoi raggi di fuoco a immaginare le Visioni di futuro di Riccione in un giorno nuovo. Alle ore 21:00, lo spettacolo Visioni del futuro. Ipotesi sulla città nuova, in piazzale Ceccarini, lancia un messaggio che diventa un nuovo stile di vita in una città più consapevole e sostenibile, dove la voglia di celebrare insieme è pensata e vissuta in un’ottica più green, attenta all’ambiente e alla salute del pianeta, con un pensiero rivolto alle future generazioni.

Il futuro a cui diamo voce – ha aggiunto la Maimone – è il futuro prossimo, delle green city, più sostenibili e capace di esser risposta al disastro climatico a cui assistiamo e che è evidente ad ogni pioggia, ad ogni temporale“.

Anche per il patrono – commenta la sindaca Daniela Angelini – abbiamo voluto fare un regalo alla città, nell’ambito della nostra festa infinita del centenario. Racconteremo le nostre radici più profonde e lo faremo con chi ha la poetica per farlo come il Festi Group“.

Musica, danza, parole e azioni sceniche sono gli elementi fondamentali della narrazione di Visioni di futuro.