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Presentata la stagione

Nove spettacoli per l'Auditorium di Morciano. E poi l'intitolazione e nuovi lavori

In foto: da sx Pasquale Vita, Giorgio Ciotti, Alessandra Zaghi, Roberto De Lellis
da sx Pasquale Vita, Giorgio Ciotti, Alessandra Zaghi, Roberto De Lellis
di Redazione   
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lun 17 ott 2022 13:51 ~ ultimo agg. 13:56
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Anche nel prossimo triennio sarà la Ater Fondazione Emilia Romagna a gestire la stagione teatrale dell’Auditorium di Morciano. L’accordo tra il comune e ATER è stato infatti rinnovati fino al 2024/25. Lo ha spiegato il sindaco Giorgio Ciotti presentando la nuova stagione teatrale. L’Auditorium, già oggetto di interventi che l’hanno trasformato in un vero e proprio teatro, presto avrà anche un nome, anticipa il primo cittadino. Sarà infatti intitolato alla diva morcianese del cinema muto (ma non solo) Pina Renzi. La struttura, a stagione terminata, sarà poi oggetto del terzo ed ultimo stralcio di lavori da 380mila euro e diventerà per capienza il 5° teatro dell’intera provincia. Per Morciano, una scommessa vinta. “Un famoso scrittore diceva che ‘attraverso la cultura si impara a vivere insieme’ – dice il sindaco Ciotti –. È una lezione che abbiamo voluto tenere a mente quando abbiamo intrapreso al fianco di Ater Fondazione questo percorso di valorizzazione dell’Auditorium della Fiera. Da un lato l’amministrazione comunale ha messo in campo interventi strutturali per rendere l’Auditorium più accogliente e moderno. Dall’altro ATER ha portato sul palco proposte originali e emozionanti. L’idea era di trasformare uno spazio fisico in un vero e proprio luogo dell’anima; un contenitore che travalicasse i confini per diventare un punto di riferimento per tutto ciò che è cultura e arte. Una scommessa che riteniamo sia stata vinta. Lo dimostra il successo che gli appuntamenti hanno riscosso presso il pubblico. Lo dimostra il livello di questa nuova rassegna di musica e di prosa. Avevamo però anche un altro obiettivo: fare in modo che la cultura diventasse un collante capace di tenere insieme la nostra comunità. L’arte ha un potere grandioso: quello di aggregare le persone, favorendo la dimensione sociale. L’Auditorium è il luogo in cui tutto ciò avviene: un copione che, ci auguriamo, possa ripetersi anche questa volta”.

Nove gli appuntamenti in programma. Si comincia domenica 13 novembre con Papagheno Papaghena. I pappagalli di Mozart, il nuovo spettacolo della Compagnia Trioche che, dopo il successo dei precedenti, propone ora un particolare lavoro clown musicale. Il titolo si rifà alla celebre aria dell’opera di Mozart Il flauto magico con cui i Trioche giocheranno passando dal bel canto alla nobile arte comica.

Il programma prosegue sabato 26 novembre con I-TIGI Racconto per Ustica, l’opera di Daniele Del Giudice e Marco Paolini portata in scena da Maurizio Santamaria insieme a Sara Ninfali e con l’accompagnamento musicale di Gabriele Pedrazzi, il racconto di lunghissimi anni di indagini sulla storia drammatica del volo Itavia del 27 giugno 1980, ancora avvolta dal mistero. Un appuntamento che per Morciano assume un significato ancor più profondo in ricordo di Pier Paolo Ugolini, il concittadino che perse la vita in quella tragedia.

Un tabellone e 32 Santi in gara. Questi gli ingredienti principali di La coppa del santo, lo spettacolo che gli Omini – al secolo Luca Zacchini e Francesco Rotelli – portano in scena sabato 10 dicembre facendo gareggiare tra loro i Santi e i loro poteri sovrannaturali, finché ne resterà soltanto uno. Il pubblico ascolterà le straordinarie storie delle loro vite e verrà chiamato in causa per stabilire il vincitore del sacro torneo.

Il nuovo anno comincia all’insegna dell’ironia, del divertimento e del genio degli Oblivion, la compagnia composta da Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda, Fabio Vagnarelli, famosa per le esilaranti connessioni musicali che ogni volta compongono uno show sorprendente e memorabile. Sabato 14 gennaio sul palco dell’Auditorium arriva Oblivion Rhapsody, la summa delle loro performance più amate, che parte dalle famose parodie dei classici della letteratura, passando per la dissacrazione della musica a colpi di risate.

L’appuntamento di domenica 26 febbraio è con La lettera, un titolo che, per il perfetto meccanismo che continua a stupire, viene rappresentato in tutto il mondo da 30 anni, ed è liberamente ispirato al libro dello scrittore francese Raymond Queneau Esercizi di StilePaolo Nani, solo sul palco con un tavolo e una valigia di oggetti, riesce a dar vita a 15 micro storie, tutte contenenti la medesima trama ma interpretate ogni volta da una persona diversa, con una raffica di sorprese dal ritmo sfrenato e bislacco che rende questo spettacolo unico.

Mercoledì 8 marzo il protagonista della serata è Natalino Balasso che, insieme a Andrea Collavino e Marta Cortellazzo Wiel, porta in scena Balasso fa Ruzante. Amori disperati in tempo di guerre, una commedia che evoca alcune delle opere di Angelo Beolco, famoso per aver dato vita al personaggio di Ruzante, un contadino padovano ruspante, famelico e poltrone. Un terzetto di disperati si esprimono in un neo-dialetto spassoso, trovando nella vis polemica del drammaturgo veneto un potente collegamento con la comicità di Balasso.

Venerdì 10 marzo sarà la musica a prendersi la scena dell’Auditorium sulle note di Renato Carosone interpretate da Peppe Servillo & Solis String Quartet con Carosonamente, un viaggio nel mondo dell’indimenticabile artista e nella vita scanzonata e ironica che nel dopoguerra seppe cantare e raccontare.

Una data tutta al femminile è quella di sabato 25 marzo con il monologo di Michela Murgia Dove sono le donne? L’autrice, tra le più impegnate nelle battaglie civili, porta per la prima volta in teatro il suo punto di vista sulla ‘questione femminile’ superando per sempre gli angusti confini delle quote rosa. Drammaturgia sonora eseguita dal vivo da Francesco Medda Arrogalla e illustrazioni di Edoardo Massa.

L’ultimo titolo della stagione teatrale è in programma sabato 15 aprile ed è Un alt(r)o Everest, di e con Mattia Fabris e Jacopo Maria Bicocchi, una storia che racconta le difficoltà e i passaggi obbligatori che la vita ci mette davanti. Come i crepacci: non possiamo voltarci dall’altra parte e non possiamo girarci intorno ma solo attraversarli. Due amici, due vite, due destini indissolubili.

Abbiamo riscontrato un grandissimo entusiasmo del Comune di Morciano – commenta il direttore di ATER Fondazione Roberto De Lellis nel voler investire nella stagione teatrale. Lo sforzo che abbiamo fatto è stato indicare un nuovo indirizzo per la proposta di stagione: non ci sono i cosiddetti grandi classici né i comici, ma è una programmazione particolare e stimolante che coniuga impegno, passione e divertimento. Abbiamo deciso di puntare su un’offerta innovativa e differente, molti titoli per esempio sono di teatro musicale ma non sono né musical né operetta….Si tratta di un palinsesto multidisciplinare in cui si incontrano tanti generi, con spettacoli nuovissimi o mai visti dagli spettatori romagnoli”.

L’Auditorium della Fiera di Morciano rinnova anche la sua adesione a Sciroppo di teatro, il progetto lanciato da Ater Fondazione, in rete con gli assessorati alla Cultura, al Welfare e alla Sanità della Regione Emilia-Romagna, che porta bambini e famiglie a teatro con la ‘ricetta’ del pediatra. Il programma sarà reso noto prossimamente.  La collaborazione con il Centro Diego Fabbri di Forlì porta a Morciano per la stagione 2022-2023 il progetto Teatro no limits che garantisce l’accessibilità da parte degli spettatori con disabilità visiva, grazie a supporti audio descrittivi. Sarà audiodescritto lo spettacolo Balasso fa Ruzante. Amori disperati in tempo di guerre.

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