Indietro
menu
Medici emergenza in PS

Nervi tesi tra Regione e sindacati medici: interrotte relazioni sindacali

In foto: repertorio
repertorio
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
mar 25 ott 2022 08:35
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 3 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Scintille e nervi tesi ancora una volta in Emilia-Romagna tra Regioni e sindacati dei medici. Fimmg e Snami hanno annunciato infatti la decisione di interrompere ogni relazione sindacale, dopo il documento diramato tre giorni fa dal direttore generale della Sanità in Regione, Luca Baldino. Si tratta di linee guide interpretative legate all’accordo siglato con gli stessi sindacati nel luglio scorso, intesa che andava a regolare i rapporti con i medici d’emergenza e il loro aiuto nei Pronto soccorso. Il problema è che l’ultimo atto di Baldino, secondo Snami e Fimmg, è “l’ennesimo provvedimento interpretativo unilaterale“, che definisce linee di indirizzo “in aperto e macroscopico contrasto con quanto sottoscritto nell’intesa relativa all’emergenza sanitaria territoriale“. Finchè quel documento non sarà ritirato, avvertono, i due sindacati diserteranno qualsiasi altro tavolo e incontro in Regione, a partire da quello in programma il prossimo 28 ottobre sugli ambulatori dedicati ai codici bianchi. Riforma, dunque, che potrebbe subire intoppi.

Il problema, spiega alla ‘Dire’ Roberto Pieralli, presidente dello Snami Emilia-Romagna, riguarda il cosiddetto ‘doppio lavoro contemporaneo’ dei medici del 118, chiamati a dare man forte anche in Pronto soccorso. “Per 10 anni– accusa Pieralli- le aziende sanitarie hanno fatto le nozze coi fichi secchi, facendo quello che pareva loro. Ora abbiamo detto che questa cosa non si può più fare. Un medico in presidio 118 non può essere contemporaneamente anche in Pronto soccorso, soprattutto se si parla di due luoghi diversi e distanti“.

Nell’accordo di luglio, spiega Pieralli, è previsto che il medico d’emergenza possa dare una mano in ospedale solo se libero e per attività di primo intervento, ma non per la presa in carico dei pazienti. “E’ una questione di sicurezza“, sottolinea il presidente Snami. Al contrario, nell’ultimo provvedimento firmato da Baldino il doppio lavoro viene ancora permesso, denuncia Pieralli, oltretutto “alle tariffe più basse“. In questo modo, avverte il presidente Snami, “i medici d’emergenza scapperanno un’altra volta verso i privati“. E dire che “abbiamo 200 persone in attesa del corso che ancora non è iniziato, nonostante le graduatorie siano già chiuse“. Per di più, segnalano Fimmg e Snami, si tratta di un documento “inaccettabile e irrispettoso perchè è “in violazione” dell’accordo collettivo nazionale che disciplina i rapporti coi medici di medicina generale. La nota, infatti, è stata emessa dalla Regione e non dal Comitato regionale previsto dall’intesa nazionale, per cui secondo i due sindacati è “priva di qualunque valore ed efficacia“. Snami e Fimmg comunicano dunque “la necessaria e immediata interruzione delle relazioni sindacali con la Regione Emilia-Romagna“, essendo per loro “impossibile proseguire qualunque ulteriore confronto in assenza di una revoca della nota stessa“. Le sigle si riservano tra l’altro “ogni ulteriore azione di legittima tutela nell’interesse dei professionisti rappresentati e dei cittadini da questi assistiti“.

A stretto giro la risposta da parte della Regione affidata allo stesso direttore generale dell’assessorato alle Politiche per la Salute, Luca Baldino. Siamo sorpresi dall’annuncio di Fimmg e Snami con il quale comunicano la sospensione delle relazioni sindacali con la Regione – spiega -. E questo, leggendo la loro nota, a seguito dell’invio da parte nostra alle Aziende sanitarie della circolare con la quale forniamo loro le indicazioni applicative per mettere in atto l’accordo firmato lo scorso 1° agosto con i sindacati dei medici di emergenza territoriale”. “Ricordo che l’accordo che abbiamo firmato– prosegue Baldino- è stato raggiunto dopo un confronto approfondito. Un accordo che abbiamo condiviso, e che deve diventare operativo, proprio per dare una risposta alle criticità che riscontriamo nel settore dell’emergenza-urgenza”. “Da parte nostra– conclude il Direttore generale- c’è ampia disponibilità a sederci da subito a un tavolo con Fimmg e Snami per discutere i temi che vorranno sottoporci”.