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battaglia sulla perizia

Moglie uccisa con 12 coltellate, l'assassino è "incapace di intendere e volere"

In foto: Un poliziotto davanti al cancello di casa della vittima (foto Migliorini)
Un poliziotto davanti al cancello di casa della vittima (foto Migliorini)
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: < 1 minuto
mar 4 ott 2022 19:17 ~ ultimo agg. 5 ott 13:18
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Lo scorso 22 aprile uccise la moglie all’interno del loro appartamento di via Portogallo a Rimini con dodici fendenti, quasi tutti diretti al collo o al torace della consorte, la 59enne Angela Avitabile (vedi notizia). Per il perito incaricato dal gip, però, l’assassino reo confesso, il 62enne Raffaele Fogliamanzillo, all’epoca dei fatti era “totalmente incapace di intendere e volere”.

A stabilirlo è stato lo psichiatra Renato Ariatti, che ha riscontrato in Fogliamanzillo un “disturbo delirante paranoide” che lo affliggeva da tempo e che lo rende tuttora un soggetto socialmente pericoloso. “Pur nella dimensione delirante in cui è immerso – scrive nella sua relazione il professor Ariatti -, Fogliamanzillo si rappresenta un proprio ruolo di autore di reato, sa che sarà giudicato per questo e può interloquire con i diversi soggetti del processo. Egli è pertanto in grado di argomentare una propria difesa e dunque è in possesso di una sufficiente capacità a stare in giudizio”.

Conclusioni, quelle relative alla totale incapacità di intendere e volere del 62enne, che non convincerebbero del tutto la figlia della coppia, costituitasi parte civile nel procedimento attraverso l’avvocato Aidi Pini. Per questo il legale della donna ha chiesto e ottenuto una perizia di parte. Fogliamanzillo, in cura da anni al Centro salute mentale per una sindrome ansioso depressiva in soggetto bipolare, era fermamente convinto che la moglie lo tradisse. Circostanza, questa, frutto dei suoi deliri e sempre negata anche dagli stessi familiari. Il 62enne, difeso dall’avvocato Viviana Pellegrini, è attualmente detenuto nel carcere riminese dei Casetti.