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minacciati con un'arma

Minorenni rapinati in spiaggia, i parenti rintracciano gli autori e li fanno arrestare

In foto: repertorio
repertorio
di Lamberto Abbati   
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gio 27 ott 2022 19:58 ~ ultimo agg. 28 ott 13:06
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Nell’estate del 2020 due turisti minorenni di Lodi, in vacanza con nonni e genitori, furono accerchiati da due ragazzi e una ragazza sul lungomare di Torre Pedrera e minacciati da uno dei tre con una bottiglia di vetro rotta. Temendo per la loro incolumità consegnarono al giovane armato 50 euro. Poi la fuga in spiaggia. I rapinatori, però, non immaginavano che i parenti delle vittime, la mamma di uno dei due turisti e il nonno dell’altro, potessero mettersi sulle loro tracce.

Ad essere rintracciata fu la ragazza, una neomaggiorenne della provincia di Bologna, accusata di aver partecipato alla rapina insieme al fidanzato, anche lui 18enne, e all’amico 17enne albanese, colui che avrebbe agito armato. La giovane si nascondeva sulla torretta del bagnino di salvataggio. Una volta scoperta dai parenti delle vittime, fu bloccata in attesa dell’arrivo dei carabinieri, che la condussero in caserma e la denunciarono. Dall’analisi del suo smartphone i militari riuscirono a risalire all’identità dei due ragazzi fuggiti.

Questa mattina (mercoledì) la coppia di 18enni è comparsa nell’aula del gip del Tribunale di Rimini, dove l’avvocato difensore Luca Campana ha chiesto e ottenuto il rito abbreviato condizionato all’esame delle dichiarazioni rese dal 17enne albanese. Per quest’ultimo, reo confesso, il Tribunale dei minori di Bologna ha già deciso la messa alla prova per i lavori socialmente utili.