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sgozzato in casa

Uccise il coinquilino dopo una violenta lite, chiesti 20 anni di reclusione

In foto: i carabinieri sulla scena del delitto (foto Migliorini)
i carabinieri sulla scena del delitto (foto Migliorini)
di Lamberto Abbati   
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lun 12 set 2022 20:00 ~ ultimo agg. 13 set 12:34
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Venti anni di reclusione. E’ la richiesta avanzata questa mattina, con rito abbreviato, dal pubblico ministero Luca Bertuzzi al gup del tribunale di Rimini, Manuel Bianchi, nei confronti di Marcos Antonio Quispe Luyo, 31enne peruviano e assassino reo confesso del connazionale 35enne Leonardo Yoel Vinces Ballena, ucciso il 29 maggio del 2021 con una coltellata alla gola nell’appartamento di via Lussemburgo, a Miramare.

Furono i carabinieri di Rimini ad arrestare l’indomani Quispe Luyo, che crollò dopo un lungo interrogatorio. Un delitto scaturito da una difficile convivenza. I conflitti e i contrasti con la vittima, che, stando alla versione dell’imputato, si rifiutava di contribuire alle spese di casa, erano all’ordine del giorno. Al culmine di una violenta lite domestica, Quispe Luyo accoltellò mortalmente alla gola il connazionale.

Un gesto barbaro che per il pm merita una pena severa. I difensori dell’imputato, gli avvocati Carlo Alberto Zaina e Monica Pozzi, ritengono che il reato debba essere riqualificato in omicidio preterintenzionale e, quantomeno, che al loro assistito vengano riconosciute le attenuanti generiche e dello stato d’ira, che sarebbe scaturito dalle continue provocazioni della vittima. La sentenza è attesa il prossimo 10 novembre.