Indietro
menu
il dibattito in Consiglio

Ospedale Infermi. Produttività a livelli pre covid ma restano le difficoltà

In foto: l'ospedale Infermi
l'ospedale Infermi
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 28 set 2022 07:13
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

L’ospedale Infermi di Rimini ha 993 interventi di chirurgia scaduti da recuperare, anche se i due terzi riguardano interventi a bassa priorità, in particolare varici alle gambe. In compenso la produttività, grazie a “sacrifici da lacrime e sangue” da parte degli operatori è tornata ai livelli pre covid. Seduta del consiglio comunale di Rimini completamente dedicata alla sanità, presente l‘assessore regionale competente Raffaele Donini, e la direttrice del presidio ospedaliero Francesca Raggi fa il punto sull’attività: sono circa 30.000 all’anno i ricoveri di cui un terzo chirurgici. Se i pazienti in attesa a maggio 2021 erano 4.899, a settembre sono calati a 3.670 e sono in aumento quelli in attesa nei tempi previsti. Sulle problematiche del Pronto soccorso, sovraffollamento e carenza di personale, aggiorna la direttrice Tiziana Perin. Il primo è tra i “problemi prinicipali” e, da giugno ad agosto soprattutto, si arriva “fino alla saturazione”, vale a dire “il disastro”. I giorni della settimana più pieni sono lunedì, martedì e venerdì, “gli altri ce la caviamo”.

La carenza di medici, dovuta anche a una fuga dal Ps di alcuni professionisti si fa sentire dal 2019, anche se la sofferenza è “più marcata” dal 2021. Da qui l’accordo con i sindacati sui turni aggiuntivi, con un bonus di 720 euro ogni nove. In 68 hanno accettato per una spesa di 145.000 euro. Si è però dovuto ricorrere, a partire da metà giugno, alla collaborazione dei medici dell’ospedale e in 40, non senza “mal di pancia”, hanno accettato. L’Ausl Romagna ha comunque riconosciuto a giugno ai 168 medici d’urgenza del territorio una una tantum da 6.000 euro per lo sforzo profuso. “Da aprile 2019 a luglio 2022 – continua la direttrice- ci sono 19 unità in meno in Ps” e nonostante i concorsi banditi “non si trova personale”. Infine gli accessi: quasi 64.800 quest’anno, rispetto agli 80.000 dello scorso anno.