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pre covid ancora lontano

Dati positivi a luglio per Rimini. Sadegholvaad: ora le quattro partite importanti

In foto: @comune di rimini
@comune di rimini
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 6 set 2022 10:21 ~ ultimo agg. 13:49
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Per il turismo del mese di luglio a Rimini i dati ISTAT indicano una crescita del 2,8 per cento negli arrivi e del 9,2 per cento nei pernottamenti per il mese centrale dell’estate rispetto allo scorso anno, quando si ebbe un significativo ritorno di ospiti ed escursionisti per quanto sono ancora lontani i numeri del pre covid (rispetto al luglio 2019, le presenze sono al meno 12,8).
Nel dettaglio, a fare la differenza per Rimini a luglio è stato il ritorno della componente estera: + 49,5 per cento di arrivi e + 58,1 per cento di presenze straniere.
Il dato dei primi sette mesi dell’anno in corso, comparato allo stesso periodo del 2021 per quanto riguarda il mercato turistico fuori dai confini nazionali si attesta per Rimini a un più 115,1 per cento per arrivi e più 107,4 per cento per pernottamenti. Si segnalano da gennaio a luglio compreso le performance del tradizionale mercato tedesco (+ 81,7 per cento di arrivi), svizzero (+ 42,9 per cento, sensibilmente superiore anche all’ultimo anno pre Covid, + 19,9 per cento), polacco (+ 233,1 per cento) e francese (+ 113,1 per cento).
“Dopo un confortante mese di giugno, anche luglio si chiude con i ‘più’ per la Rimini che guarda al turismo”, commenta il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad.
“Calma piatta invece per la provenienza russa, che dopo il sostanziale, obbligato azzeramento dei due anni di pandemia segna dei più per il 2022 che però, essendo piccoli numeri, non permettono di riprendersi. E difficilmente lo faranno anche nei prossimi mesi vista la situazione e i rapporti internazionali, sempre più estremi e conflittuali. Progressivamente, e pur considerando la ‘scomparsa’ del mercato russo e le difficoltà del turismo fieristico/congressuale e sociale, Rimini in questo prima metà + 1 del 2022 sta risalendo la china dopo le pesantissime mazzate del 2020 e quelle (salvo l’estate) del 2021. 
Ogni mese dell’anno in corso abbiamo recuperato quote di mercato perdute nella pandemia e, con molto realismo, credo che altrettante ne recupereremo da qui a fine anno, grazie a un fiducioso settembre, al ritorno della stagione autunnale delle fiere e dei congressi e al Capodanno più lungo del mondo. Per ora questo è stato un anno comunque sorprendente e molto più complesso rispetto alle attese di fine 2021, quando la preoccupazione pressoché esclusiva pareva essere il lasciarsi alle spalle la pandemia con le sue varianti. Sin dai primi mesi dell’anno – ricorda il sindaco – si è aggiunta la crisi ucraina e il riflesso ormai pesantissimo sugli approvvigionamenti energetici, il costo della vita e l’inasprirsi delle sanzioni europee verso la Russia. Nonostante questo, Rimini, la Riviera di Rimini e la Romagna sono riusciti a re impadronirsi di fette di mercato per nulla scontate”.
Uno sguardo all’immediato futuro: “Ci aspettano sfide importanti. Guarderemo cosa farà il nuovo Governo in materia di turismo e di sostegno alla sua competitività, ma a livello locale ci attendono altrettante partite. Ne cito quattro: aeroporto, riqualificazione alberghiera, nuovo piano spiaggia, potenziamento della promozione dei nuovi hub culturali e artistici. Queste le priorità”.