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l'approfondimento della Polizia Locale

Caprioli a Riccione. Oggi una convivenza responsabile, poi ci penserà la natura

In foto: @Polizia Locale
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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 6 set 2022 15:19 ~ ultimo agg. 15:39
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Nelle ultime settimane si sono ripetuti gli avvistamenti di caprioli nel centro abitato di Riccione. Una presenza che ha suscitato curiosità ma anche qualche rischio nella convivenza con questi animali. Si tratta di animali, dicono gli esperti, che possono diventare aggressivi con chi si avvicina troppo.
La Polizia Locale di Riccione ha raccolto il parere degli esperti della Regione per capire come gestire la situazione. E la risposta è che la strada migliore in questo momento è un atteggiamento cauto e responsabile questi animali che, come vogliono le leggi della natura, tra pochi giorni potrebbero allontanarsi di loro iniziativa.
Rispettiamo la natura!
Oggi vogliamo raccontarvi la storia di un capriolo, un bel capriolo maschio, che ha deciso di passare un po’ di tempo lungo la riva del rio Melo, a mare della Statale Adriatica, proprio qui a Riccione.
Il nostro habitat ricco di vegetazione, di acqua e di nascondigli ha reso l’area interessante per il nostro capriolo, nel pieno del periodo degli amori, e così ci ha scelto per passare questi mesi per lui importanti ai fini della riproduzione.
Certo essendo giovane, forte e appunto in un periodo particolare, è molto territoriale e quindi diventa aggressivo con gli estranei che invadono la sua casa e che si avvicinano troppo.
Così abbiamo chiesto a degli esperti, del settore Agricoltura della regione Emilia-Romagna, come poter risolvere la situazione. E così ci hanno raccontato della stagione degli amori del nostro capriolo riccionese, ma ci hanno detto anche qualcosa di molto molto più importante.
Vi riportiamo le loro parole:
✓ l’eventuale sedazione con anestetico, potendo solo stimare il peso dell’animale, comporta il rischio di morte per eccessiva dose oppure l’inefficacia della stessa qualora troppo ridotta. Consideriamo che il capriolo, una volta colpito, inizierà a correre all’impazzata prima che il sedativo entri in azione con il rischio che attraversi la Strada Statale Adriatica e che non si riesca più a trovare
✓ l’eventuale cattura con reti è altamente rischiosa per l’esemplare stesso che con grande probabilità potrebbe essere soggetto ad infarto nel 30% dei casi.
In sostanza, almeno fino alla terza domenica di settembre, considerati i rischi sopra esposti, non si ritiene opportuno intervenire in alcuna maniera.
Perché la terza settimana, come ci scrivono dalla regione? Perché il nostro capriolo diventerà ‘indifferente’ ovvero terminerà la fase degli amori e diventerà più tranquillo e probabilmente si allontanerà verso la zona collinare.
E allora perché non lasciarlo tranquillo a vivere il suo periodo dell’amore? Potremmo usare un percorso o strade alternative? Pensiamo che preservare la vita di questo splendido animale valga un piccolo sacrificio: non avviciniamoci per accarezzarlo e non percorriamo quel tratto se conduciamo un cane.
E voi cosa ne pensate? Ci aiutate a condividere l’informazione e a preservare questo giovane amico?
Grazie per la vostra sensibilità 🦌