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venerdì 26 aprile 2024
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le domeniche di ottobre

A Sant'Agata Feltria tornano le domeniche della Fiera del Tartufo

In foto: un'edizione della Fiera del Tartufo
un'edizione della Fiera del Tartufo
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
ven 30 set 2022 19:15
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Domenica 2 ottobre si alza il sipario sulla Fiera Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato di Sant’Agata Feltriaedizione numero 38.
L’inaugurazione è prevista alle ore 11.30, in piazza Garibaldi: sarà il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini a tagliare il tradizionale taglio del nastro della manifestazione, accolto dal sindaco di Sant’Agata Feltria Goffredo Polidori e dal presidente della Pro Loco (organizzatrice della Fiera), Stefano Lidoni. Presenti Marzio Cavallucci, presidente provinciale delle Pro Loco di Rimini e il collega Atos Mazzoni della provincia di Forlì-Cesena, il direttore della Destinazione Turistica Romagna Chiara Astolfi, e numerosi ospiti istituzionali e dell’imprenditoria e della cultura.


Il programma (a cura dei promotori)

Il borgo da domenica e per tutte e cinque le domeniche del mese di ottobre (2, 9, 17, 16, 23 e 30) propone la valorizzazione di prodotti tipici, selezionando le eccellenze, primo fra tutti il tartufo bianco pregiato, pronto a rapire tutti i visitatori con il suo profumo intenso e il suo gusto inimitabile.
Direttamente dal territorio dell’Alta Valmarecchia (una delle zone più vocate d’Italia), dal suo habitat naturale, i boschi, il prezioso tubero si trasforma in cucina per realizzare piatti di alto valore gastronomico.

Il programma della prima domenica di Fiera, 2 ottobre, è ampio e diversificato. 160 circa gli stand – in arrivo da molte regioni d’Italia – presenti, sempre più curati e capaci di regalare emozioni di vario genere.
E ancora gli “Artigiani al lavoro”, la “Piazzetta dei prodotti biologici naturali e delle erbe”, “WINE 2022 cultura e piacere del vino”.
La “Retromarching band” garantirà uno spettacolo itinerante di musica, suoni e colori per tutta la giornata.
Novità 2022, la nuova via dedicata agli “Artigiani al lavoro. Mestieri di una volta” allestita in via Benucci. Si tratta degli artigiani dell’Associazione veneta ARS MERCATORUM (iscritti alla Federazione Italiana del Tempo Libero). Sono lavoratori di erbe palustri, cestai, ceramisti, impagliatori, lavoratori del cuoio, di pietre, minerali e candele, vasai con tornio. In Fiera faranno lavorazione di paste alimentari a scopo didattico (vendita solo on line).

Il Comitato Fiera è a fianco dell’ambiente. Il ristorante del Comitato è totalmente Plastic Free! Piatti, bicchieri e posate: la plastica è stata bandita, verranno utilizzati solo prodotti biodegradabili. I consumatori potranno eliminare piatti e bicchieri dentro i contenitori appositamente indicati.

Da non perdere l’Ecomuseo del Tartufo. Il museo propone con immagini e oggetti la conoscenza del tartufo anzitutto nel suo ciclo biologico, ma anche nella tradizione della ‘cerca’ e dell’utilizzo nella gastronomia. Filmati mozzafiato, testimonianze suggestive e touch screen per approfondire il mondo del tartufo, per il quale l’associazione città del tartufo ha chiesto il riconoscimento all’Unesco quale “patrimonio immateriale della umanità”.

Sant’Agata Feltria è dotata di una zona adibita al parcheggio dei camper, a circa 200 mt dalla piazza principale (p.zza Garibaldi). Il parcheggio può contenere fino a 50 camper. Altre 2 zone adiacenti sono sosta per camper.

Il “Capannone dei Ristoranti” è aperto tutte le domeniche di Fiera dalle ore 11:00 alle 21:00. Ogni piatto ha un costo di 9,00 euro.
Quattro i ristoranti che danno vita al “Capannone”: Villa Labor (Montecopiolo), Spiga D’Oro (Ponte S. Maria Maddalena – Novafeltria), Il Palazzo (Palazzo – Sant’Agata Feltria), Sottobosco (Badia Tedalda).

“La crisi economica e la pandemia hanno messo a dura prova il commercio, con tanti esercenti e artigiani – anche storici – che sceglievano la Fiera quale centro commerciale naturale per i loro prodotti, costretti a chiudere l’attività. – sottolinea il presidente Stefano Lidoni –
Le difficoltà sono davvero tangibili, rese ancora più stringenti da una burocratizzazione ‘nemica’ degli eventi, ma la passione unita ad una professionalità e ad una determinazione non comune della Pro Loco e dei suoi volontari, ha permesso anche quest’anno non solo di organizzare la Fiera nazionale del Tartufo, ma di ‘portare in tavola’ una edizione di alto valore per diversità e qualità di proposte e appuntamenti”.

Dopo una delle estati più siccitose, ci sarà “Oro dei Boschi” nel paniere santagatese? E di quale qualità?
La produzione 2022 sembra dare una mano agli amanti del tuber magnatum pico. “La ‘caccia’ al tartufo nelle nostre zone è stata aperta 15 giorni prima della solita data di inizio ottobre. – assicura l’esperto Marco Davide Cangini, da anni colonna della Pro Loco – Le piogge delle ultime settimane garantiranno una ‘buttata’ importante del prezioso tubero a metà mese”.

Il tartufo bianco pregiato è comunque garantito a S. Agata Feltria dalla presenza di 8 stand, in rappresentanza di zone diverse d’Italia ma tutte ad alta vocazione, dove la raccolta è anche partita prima rispetto alla Valmarecchia.