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Rincaro più elevato dal 1984

Federconsumatori. Carrello della spesa si impenna: 550 € all'anno

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 13 ago 2022 11:11 ~ ultimo agg. 17:58
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Un lieve accenno di riduzione del tasso di inflazione, sceso a luglio dal +7,5% al + 7.4%, non frena l’impennata del carrello della spesa che si attesta al +9,8%. Si tratta del dato più elevato da settembre 1984. Un aumento che si traduce in un aggravio medio annuo per il settore alimentare di 550 euro a famiglia, su 2.400 euro si incremento complessivo sui 12 mesi.
Maggiormente penalizzate, spiega Federconsumatori, sono le famiglie meno abbienti. L’Osservatorio dell’associazione evidenzia che diminuisce di oltre il 16% il consumo di carne e pesce (visti i forti rincari in parte motivati dai maggiori costi sostenuti per l’allevamento e per la pesca) e quando si acquistano tali prodotti si opta per tagli e specie meno pregiate. Per verdure e ortaggi si ricorre spesso alle offerte e ai banchi “last minute” con i prodotti più vicini alla scadenza. In diminuzione anche i pasti al ristorante. Federconsumatori si sofferma anche sulle vacanze spiegando che molte famiglie riducono la durata del proprio soggiorno o optano per soluzioni low cost e offerte a bassissimo costo (incappando anche in vicende come ad esempio l’Hotel Gobbi di Marebello). In tema di trasporti, visti il + 25,7% del costo dei carburanti, si registra un aumento dell’utilizzo dei mezzi pubblici. Diminuiscono le spese per la cura della persona, con la ricerca di soluzioni fai da te e di prodotti economici, e quelle per la salute, col taglio delle visite specialistiche non urgenti, delle cure odontoiatriche e soprattutto della prevenzione.

È indispensabile – evidenzia Federconsumatori – adottare misure di sostegno dei redditi operando, da un lato, una riforma delle aliquote IVA e delle accise e oneri generali di sistema in bolletta, che continuano a registrare valori tendenziali del + 85,7% per quanto riguarda l’energia elettrica e del + 37,1 % per quanto riguarda il gas. Dall’altro occorre, una riduzione del cuneo fiscale sulle retribuzioni, insieme ad un potenziamento degli interventi sociali, dall’ampliamento delle soglie Isee di accesso alle prestazioni fino all’incremento del loro valore economico“.
Le Associazioni del Consumo della Provincia di Rimini hanno avanzato alla Prefettura anche la proposta di attivare un Comitato Territoriale di Sorveglianza dei Prezzi coinvolgendo i Crcu e in sinergia con Mr. Prezzi per monitorarne l’andamento e contrastare i fenomeni di speculazione.