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il caso in famiglia

Un'odissea per far lavorare la figlia. La denuncia di Mario Erbetta

In foto: Mario Erbetta
Mario Erbetta
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
dom 22 mag 2022 16:35
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“Una Pubblica Amministrazione che invece di favorire e agevolare i cittadini fa di tutto per complicargli la vita”. Mario Erbetta di Rinascita Civica, oggi candidato consigliere a Riccione con Forza Italia, denuncia un caso che lo riguarda direttamente.

Mia figlia decide di lavorare nei week end in un bar al mare. Ha 16 anni (17 a luglio). Il datore di lavoro mi dice che devo iscriverla sulla piattaforma Inps dei lavoratori occasionali. Se fosse maggiorenne sarebbe un attimo sul sito ma essendo minorenne le cose si complicano. Vado all’Inps e mi rispondono che loro non possono iscriverla ma devo andare ai patronati. Vado al patronato e mi dicono che non possono farlo. Quindi chiamo il mio commercialista che mi dice di rivolgermi al consulente del lavoro della ditta.  Allora vado alla CNA ma il loro patronato mi risponde picche e l’ufficio paga mi dice che non può farlo e che devo fare lo spid per mia figlia e poi iscriverla sul sito Inps e mi consiglia di andare in farmacia per lo spid. Vado in Farmacia e mi dicono che era maggiorenne e avesse fatto la pre-iscrizione loro avrebbero potuto farmelo ma essendo minorenne devo andare al CUP. Allora vado al CUP e la gentile signora all’ufficio informazioni chiama gli uffici addetti. Il primo ufficio non sapeva neanche che dal 22 marzo anche i minorenni sopra i 14 anni possono avere lo spid. Dopo indagini su internet ecco che verificano che è possibile ma non sapendo come farlo mi dicono che loro non possono farlo”.

Per Erbetta “un’odissea assurda al mondo d’oggi dove la digitalizzazione dovrebbe consentire al cittadino di fare queste semplici pratiche in modo più veloce possibile. Un ragazzo minorenne che vuole lavorare (cosa non usuale al mondo d’oggi) si trova un muro di burocrazia che non può che scoraggiarlo fino a farlo desistere dall’idea. Da ex amministrare di Rimini e candidato a consigliere a Riccione alle prossime elezioni non capisco perché questo scarica barile dell’INPS e non capisco poi come una norma di marzo non sia a conoscenza degli enti pubblici preposti e neppure dalle  associazioni di categoria datoriale. Questo è il vero male delle nostre amministrazioni: belle norme che però portano a una burocrazia estrema che ne vanifica la portata. Ecco che la sburocratizzazione deve essere la stella cometa di qualsiasi amministrazione pubblica a partire dal Comune. Questo e’ il mio impegno se verrò eletto consigliere comunale a Riccione”.