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Impatto su aziende

Caro carburante. Approvate risoluzioni in Regione

In foto: Nadia Rossi
Nadia Rossi
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 23 mar 2022 14:19
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Tre risoluzioni sulle problematiche del caro carburanti sono state approvate in Assemblea legislativa regionale. “Dopo l’inizio della guerra tra Russia e Ucraina, oltre alla terribile emergenza umanitaria, per il nostro Paese e le sue aziende si è paventata anche una repentina emergenza economica. – commenta la consigliera Pd Nadia RossiInsieme ad una importante riduzione di fatturato, si sono fatte largo le prime difficoltà causate dal rincaro dei costi energetici e logistici, spesso inaffrontabili dopo due anni di pandemia. Tra le maggiori preoccupazioni delle aziende ci sono proprio i rincari dei carburanti ed i costi lievitati di trasporto: secondo l’Osservatorio Prezzi carburanti del Ministero dello sviluppo economico, il prezzo medio della benzina a marzo 2022 è stato pari a 1,953 mentre per il gasolio pari a 1,829. Attualmente si è superata la soglia dei due ero a litro. Rischiamo di trovarci un territorio impoverito nel suo tessuto imprenditoriale anche oltre il settore dei trasporti, con realtà storiche che chiuderanno e quelle nascenti che non riusciranno più a partire: non possiamo permetterci di perdere intere filiere” continua la Consigliera dem, che nelle scorse settimane aveva depositato un testo in Regione proprio per accendere l’attenzione riguardo alle conseguenze economiche e sociali della situazione in corso sulle aziende del territorio. “Vista l’urgenza, il governo è giustamente intervenuto con decreto definendo misure per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina, all’interno del quale sono incluse alcune misure per frenare il caro energia. Per quanto riguarda i carburanti le accise sono state tagliate di 25 centesimi di euro più IVA pari a 30,5 centesimi. In Regione con la risoluzione Pd a prima firma Bulbi dedicata ai problemi relativi all’autotrasporto di merci e persone e a tutto l’indotto produttivo e commerciale avevamo proposto proprio di istituire un credito d’imposta del 30% sul prezzo industriale del gasolio da destinare a calmierare e compensare in parte i maggiori costi sostenuti in primis dalle imprese di trasporto professionale di merci e di persone. Una misura che avrebbe consentito di riportare il prezzo industriale del gasolio ai livelli dell’anno 2019, ante pandemia. Ora, dopo l’intervento del Governo, questa misura andrebbe resa strutturale. – va avanti Rossi, che conclude – Con il via libera anche alle risoluzioni presentate dalle opposizioni attinenti ad altri aspetti quali il trasporto pubblico locale garantiamo che continueremo a monitorare l’andamento dei costi a tutela delle persone e delle aziende”.