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Le riflessioni dell'assessore

Nuove norme covid. Gianfreda: parola 'libertà' si affianca a quella di 'comunità'

In foto: Kristian Gianfreda
Kristian Gianfreda
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 31 gen 2022 16:06
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Per lasciarci la pandemia alle spalle, serve la partecipazione di tutti alla campagna vaccinale. La parola ‘libertà’ si affianca a quella di ‘comunità’“. A dirlo è l’assessore alle Politiche per la Salute del Comune di Rimini Kristian Gianfreda, alla vigilia dell’entrata in vigore delle nuove norme su green pass e obbligo vaccinale per gli over 50 (vedi notizia). L’assessore, ricordando anche le 192 persone ricoverate attualmente a Rimini per covid e lo sforzo profuso dai sanitari, riconosce che “le difficoltà sono ancora presenti, ma è indubbio che, grazie alla scienza, abbiamo aperto un capitolo nuovo.” Secondo Gianfreda “la scelta vera è o stare dalla parte di chi prova a trovare soluzioni al problema, con lo studio, l’esperienza e la competenza in materia, oppure diventare parte del problema” e se la situazione odierna è migliore rispetto a quella di un anno fa, quando l’Italia era chiusa, “è grazie al fatto che la stragrande maggioranza delle persone ha fatto una scelta responsabile“. Serve quindi lo sforzo di tutti. “Il nostro benessere individuale va collocato dentro una comunità, una società, un gruppo, altrimenti è un’illusione.” conclude l’assessore.

La nota di Kristian Gianfreda

La realtà intorno a noi è cambiata, due anni di pandemia hanno riscritto le regole di convivenza, cambiato l’economia, stravolto la scuola, la sanità… e non si torna indietro. Oggi possiamo guardare oltre l’emergenza, ma, per arrivare a questo equilibrio, è stato necessario investire ogni risorsa disponibile, compiere ogni sforzo possibile. Solo a Rimini sono ricoverate circa 192 persone e a fare le notti agli infettivi vanno ginecologhe, dermatologi e chiunque abbia una laurea in medicina. Cittadini malati si vedono rinviare esami, operazioni e ricoveri perché l’azienda sanitaria non riesce a sostenere l’impatto delle richieste da Covid. Le difficoltà sono ancora presenti, ma è indubbio che, grazie alla scienza, abbiamo aperto un capitolo nuovo. Un anno fa avevamo chiuso l’Italia, anzi il mondo, oggi, con il vaccino, siamo tornati a riprenderci la nostra libertà, la nostra quotidianità. La scelta vera è o stare dalla parte di chi prova a trovare soluzioni al problema, con lo studio, l’esperienza e la competenza in materia, oppure diventare parte del problema. Oggi non vaccinarsi significa aumentare le possibilità di riempire i reparti degli ospedali, accrescere le probabilità che si sviluppino altre varianti, mettere a repentaglio la salute di chi non può vaccinarsi, anche se vorrebbe. Significa voler fare un passo indietro, quando avremmo la possibilità di farne mille in avanti. Se oggi ci troviamo in una situazione innegabilmente migliore rispetto all’inizio, e se ci stiamo dirigendo verso un alleggerimento generale delle restrizioni (con la messa in campo di una strategia di convivenza con il virus), è solo grazie a una campagna vaccinale che funziona e che ha raggiunto un’elevata percentuale di partecipazione. E’ grazie al fatto che la stragrande maggioranza delle persone ha fatto una scelta responsabile. Ma per lasciarci la pandemia davvero alle spalle, serve il coinvolgimento di tutti, non solo di una parte, perché come è giusto ripetere, l’uomo non è un’isola. In questo periodo più che mai, la parola “libertà” ha senso solo se affiancata a quella di “comunità”. Il nostro benessere individuale va collocato dentro una comunità, una società, un gruppo, altrimenti è un’illusione.”.