Piccole tartarughe moribonde sulle spiagge romagnole
15 le tartarughe fortemente debilitate sono state recuperate nelle ultime due settimane fra Ancona e Cesenatico dalla Fondazione Cetacea a seguito di mareggiate. Si tratta di esemplari di piccole dimensioni (sui 20-24 cm) con un peso fra gli 800 grammi e il chilo che si vanno a sommare alle 7 ospedalizzate per le stesse ragioni fra luglio e settembre. Tutte, oltre alle stesse caratteristiche “morfometriche” (dimensione e peso), condividono la stessa sintomatologia: magre, affette da decalcificazione, anemia, carenze vitaminiche, disfunzionalità renale e infestate da epibionti, principalmente i balani (comunemente detti denti di cane), quest’ultimo fenomeno che si manifesta in esemplari deboli rimasti a lungo immobili. “Purtroppo – spiega la Fondazione –, ben lungi dalla nostra solita percentuale di “riuscita”, in questa occasione circa il 75 per cento delle tartarughine recuperate è morta nelle prime 24 ore dal recupero, nonostante l’immediato intervento della nostra equipe veterinaria. Per indagare questo fenomeno, che ricorda eventi occasionali già affrontati nella storia della Fondazione degli ultimi 15 anni, le tartarughe morte sono state recapitate all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Ferrara e all’Università di Camerino dove sono in corso necroscopie e esami approfonditi per definire le cause della loro sindrome da debilitazione cronica.“
In caso di ritrovamento di tartarughe vive il numero da contattare immediatamente è quello della Capitaneria di Porto oppure quello della Fondazione Cetacea 334 5688320.