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Uno spazio di 100 mq

Inaugurato a Sant'Agata Feltria l'Ecomuseo del tartufo

In foto: un interno
un interno
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
dom 25 lug 2021 09:57 ~ ultimo agg. 10:47
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E’ stato inaugurato sabato l’Ecomuseo del Tartufo in viale Rossini a Sant’Agata Feltria. 
L’idea è nata tre anni fa, l’accordo con l’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Guglielmino Cerbara per il recupero dell’edificio è arrivata già l’anno successivo, il progetto è stato portatao a termine con l’attuale amministrazione, grazie al Gal e ai finanziamenti europei raccolti.

Il tuber magnatum pico, simbolo del paese, ha così un Museo dedicato.
L’edificio che contiene l’esposizione, interattiva, è di circa 100 mt quadrati.
Il Museo si compone di gigantografie con immagini suggestive e significative del mondo dei tartufi (il cane, il tartufaio, la vangella, ecc), poi immagini e descrizioni del tema tartufo, filmati e documentari dei luoghi dell’oro dei boschi con il commento di esperti.  Viene raccontata con immagini, foto e oggetti anche la “cerca” del prezioso tubero, e la gastronomia che lo vede assoluto protagonista, sulle tavole più ricercate ma anche nelle case dei boungustai.
Nel touch screen a disposizione i più curiosi potranno trovare tutte le risposte sul mondo di questo fungo; la sua storia, la sua tradizione, il suo ciclo biologico, la scelta del cane, la fiera nazionale l’associazione “Città del Tartufo” e tanti altri contenuti.

Il progetto porta la firma di Fulvio Bettini, geometra comunale e volontario Pro Loco, le fotografie e i filmati, gli arredi e i contenuti scientifici, i commenti ai filmati, fino alla voce narrante (una giovane doppiatrice santagatese), l’intero Ecomuseo è una sfida realizzata dalla Pro Loco. – fa notare orgoglioso il presidente Lidoni – Una scommessa vinta. Il risultato è un lavoro di elevata qualità, frutto non solo della passione e della ‘visionarietà’ dell’associazione, ma anche della esperienza e professionalità maturata negli anni, con la gestione di Rocca Fregoso ee soprattutto della realizzazione della Rocca delle Fiabe”.

L’inaugurazione si è svolta alla presenza del direttore di Visit Romagna Chiara Astolfi, del presidente Pro Loco Stefano Lidoni, del vicesindaco del Comune agatense Franco Vicini, alla presenza di numerosi ospiti istituzionali, rappresentanti delle forze dell’ordine, dell’imprenditoria e della cultura.

“L’Ecomuseo unisce ambiente, cultura e gastronomia in un unico spazio, ed è un simbolo positivo. – fa notare il vicesindaco di Sant’Agata Feltria, Franco Vicini – Un edificio ormai anacronistico e inutilizzabile, un ex mattatoio abbandonato e semicrollato, è stato recuperato con fondi europei e reso splendido grazie all’impegno economico e volontario della Pro Loco. È un esempio di collaborazione e sinergia che funziona per il bene del paese.

Ma Ecomuseo testimonia anche un altro risultato. Se in precedenza il ‘tartufo’ era legato esclusivamente alla Fiera Nazionale, seppur notissimo e presa annualmente d’assalto da decine di migliaia di visitatori, ora Sant’Agata può mettere a disposizione un centro storico dalle diffuse eccellenze ambientali; ristoranti dove gustare il prezioso tubero, qualche imprenditore locale che vende a chilometri zero questo frutto dei nostri boschi incontaminati. L’Ecomuseo è il tassello che mancava a questo quadro, una vera gemma!”.
“Il nome ‘Ecomuseo’ è azzeccatissimo – assicura l’esperto Marco Davide Cangini – ribadisce l’imprescindibile rapporto tra il tartufo bianco pregiato e l’ambiente in cui vegeta, un perfetto equilibrio di elementi naturali che costituiscono uno straordinario ecosistema nel quale fiorisce e si sviluppa questo prodotto della terra, incontrastato re della tavola”.