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giovedì protesta in piazza

Altro rinvio per la riapertura delle discoteche. Indino: Adesso basta, la politica ha fallito"

In foto: repertorio
repertorio
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 7 lug 2021 19:30 ~ ultimo agg. 8 lug 13:56
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Un altro rinvio, a quanto pare, per la riapertura delle discoteche. Nel Consiglio dei Ministri di domani, infatti, il tema locali da ballo sarebbe sparito dall’ordine del giorno. A denunciare lo slittamento è Gianni Indino, presidente del Silb-Fipe Emilia Romagna: “Fumata nera, nerissima, talmente nera da essere completamente sparita. Avevamo riposto le nostre speranze di riapertura nel prossimo Consiglio dei Ministri, speravamo che fosse arrivato anche per i locali da ballo il momento di tornare a lavorare dopo ben 17 mesi di chiusura. E invece abbiamo avuto l’ennesima dimostrazione che alla politica non interessa niente delle nostre imprese, delle nostre famiglie e dei nostri lavoratori. Per loro siamo trasparenti, siamo un comparto economico che non ritengono nemmeno degno di una discussione“.

Da qui la decisione di scendere in piazza per una protesta definita pacifica ma decisa: “Di appelli ne abbiamo fatti a migliaia – spiega un battagliero Indinoora è il momento di prendere una posizione ferma, che ci consenta di essere ascoltati. Inizieremo domani (giovedì 8 luglio, ndr) in piazza San Silvestro a Roma con una manifestazione che parte dal basso, senza sigle sindacali e bandiere, con migliaia di persone, pacifica ma decisa e rumorosa. L’ennesimo tentativo della nostra categoria di essere riconosciuta. Purtroppo stiamo capendo nostro malgrado che in questo Paese se rispetti le regole non vieni ascoltato, non ottieni risposte, diventi trasparente, mentre con gesti eclatanti hai tutta l’attenzione che serve. Dobbiamo arrivare a questo? Da cittadino prima che da imprenditore mi vergogno di come il governo sta gestendo questa situazione, mentre per le strade ognuno fa ciò che gli pare, dai festeggiamenti senza freni al ballo abusivo e senza controllo. Ai gestori dei locali da ballo dico di mantenere la calma, anche se è davvero complicato, e di non fare gesti avventati. Continueremo a lottare per ottenere la riapertura delle discoteche, a lottare per fare valere i nostri diritti”.

Indino punta il dito contro la politica: “Avevamo ottenuto l’apertura anche dal CTS, quindi la politica non ha più scuse: è la decisione politica che non arriva – attacca il presidente del Silb -. Mi chiedo allora se questo eterno procrastinare non sia dovuto alle imminenti elezioni amministrative in molti capoluoghi italiani. È questo che tiene ferma tutta la politica? È per questo che nessuno si vuole prendere la responsabilità di fare una scelta sul nostro futuro? È per questo che nessuno ci ha ancora spiegato realmente perché siamo le uniche imprese italiane ancora chiuse per decreto? A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca. Non c’è volontà o non c’è capacità di dare risposte vere ad un settore ormai allo stremo. Se non si è ancora trovato modo di aprire i locali da ballo mentre lo fa tutta Europa, se non si è ancora riusciti a mettere sul tavolo un progetto di riapertura in sicurezza, la responsabilità è tutta politica. Ieri sera ho partecipato ad una trasmissione radiofonica di Radio1 insieme al professor Andrea Crisanti, virologo dell’Università di Padova che in questi anni tutti abbiamo imparato a conoscere per le sue posizioni molto restrittive sulle riaperture. Anche lui ha convenuto con me che seguendo i protocolli e con il Green Pass non vedeva il perché non si potesse riaprire. E invece siamo ancora qui a brancolare nel buio”.