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Ipotesi di Confindustria

Alta Velocità Romagna. Il progetto non convince il presidente Santi

In foto: Riziero Santi
Riziero Santi
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 16 lug 2021 15:43
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Ieri, nell’ambito dell’iniziativa Città Romagna, Confindustria Romagna ha avanzato l’ipotesi di una nuova linea dell’Alta Velocità tra Rimini e Bologna con la costruzione di una nuova stazione in posizione baricentrica rispetto alle principali città (Pievesestina) e un sistema di trasporto pubblico (Metro Romagna) per collegare i poli provinciali e le località costiere. Il progetto, che secondo l’associazione permetterebbe di colmare uno dei gap infrastrutturali più penalizzati per il territorio, non convince il presidente della provincia Riziero Santi.

Non ho avuto modo di confrontarmi con i colleghi in “sede Romagna” – scrive -, e questo già la dice lunga, tuttavia sulla proposta di Confindustria di una nuova infrastrutturazione per l’alta velocità (“Tav Romagna”) che prevede una stazione unica in Romagna, a Pievesestina, ho enormi perplessità. Una nuova infrastruttura di questo genere porterebbe benefici trasportistici molto relativi, con forti peggioramenti negli spostamenti in auto per raggiungere la stazione baricentrica, a fronte di un eccessivo dispendio di risorse economiche e di suolo. La Romagna non si unisce spostando il baricentro (trasportistico e non solo) a nord (aeroporto, stazione a.v., cos’altro…?) ma con politiche di coesione ed integrazione. Sulla mobilità (come sul resto) serve un progetto organico e razionale deciso con il coinvolgimento delle comunità locali. Il territorio è già collegato dall’alta velocità, si tratta eventualmente di intervenire sulla gestione, questo sì, facendo in modo di avere corse dirette senza cambi a Bologna e di avere collegamenti dignitosi con Ravenna e la costa, anche attraverso il potenziamento e prolungamento di Metromare. Spero che la politica e le istituzioni abbiano la forza di incontrarsi, discutere ed assumere una posizione condivisa.