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Ok dalla Giunta

Nuova scuola Repubblica: progetto da 8 milioni in area Vgs

In foto: un rendering del progetto
un rendering del progetto
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
mar 15 giu 2021 13:33
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Via libera in Giunta a Cattolica per la delibera sul progetto per la realizzazione della nuova scuola primaria Repubblica. L’opera, scrive l’amministrazione, si rende necessaria per sopperire alle criticità emerse sull’attuale edificio dopo le verifiche effettuate dall’Ingegnere Mauro Cevoli, strutturista incaricato delle analisi sismiche sugli edifici scolastici cattolichini. La sicurezza di docenti ed alunni, che ancora per qualche anno frequenteranno l’attuale scuola, sarà garantita da un monitoraggio quadrimestrale.

L’approvazione del nuovo progetto è una tappa fondamentale per candidare l’opera per il reperimento di contributi regionali, statali o comunitari ulteriori rispetto a quelli già intercettati e necessari alla realizzazione dell’edificio. Il progetto è stato redatto dagli ingegneri Alberto Marchetti, Claudio Laganà e Stefano Ubertini per un investimento complessivo di oltre 8 milioni. L’area scelta per la nuova scuola è quella, a monte della ferrovia, nei pressi del Vgs e dello Stadio Calbi, adiacente la via Carlo Alberto dalla Chiesa.

L’attuale edificio della scuola Repubblica è stato stralciato dal piano triennale delle alienazioni e quindi rimarrà nel patrimonio comunale. “È nostra intenzione – dice il Sindaco Mariano Gennari – quella di incontrare e confrontarci con il Comitato “Casette – Violina – Porto” e con la cittadinanza tutta per valutare una destinazione d’uso che rimanga nell’ottica del servizio pubblico e civico”.

I dettagli del progetto

PUNTI CHIAVE. Circa 13mila metri quadri a disposizione, facilmente accessibili, ed una struttura lineare (su sei diversi corpi di fabbrica) che avrà la disponibilità del limitrofo parcheggio di Piazza Togliatti. L’area esterna potrà essere adibita a didattica all’aperto nonché ad altre forme di insegnamento quali teatro e assemblee collegiali. Punti fermi sono la sicurezza e qualità degli spazi dal punto di vista educativo, la realizzazione di una mensa con cucina interna (mq. 360), di una palestra (mq. 312) in grado di dare risposte anche alle associazioni sportive cattolichine, laboratori necessari alla didattica, per informatica, lingue straniere, laboratorio all’immagine, ed anche una zona verde che dia la possibilità di realizzare degli orti didattici. Poi si sono raccolte alcune suggestioni provenienti dalle insegnanti come quella di immaginare una “scuola senza zaino” per sgravare i ragazzi dal peso di libri ed altro materiale scolastico. Una attenzione particolare anche all’accessibilità, da non intendersi come semplice concetto di disabilità motoria ma ampliato anche ad altre forme inabilità (ipovedenti, non vedenti, non udenti, ecc.) nell’ottica del “design for all”.

CERTIFICAZIONE LEED. Altro punto d’eccellenza sarà il conseguimento della certificazione “LEED GOLD”, tra le più autorevoli a livello internazionale, che attesterà la rispondenza dell’opera sotto il profilo dell’impatto ambientale, economico, sociale ed infine sulla salute. In particolare verranno valutati gli effetti sotto il profilo della scelta del sito e dei trasporti, il processo integrato, la gestione dell’acqua, l’energia e l’atmosfera, i materiali e le risorse, la qualità dell’ambiente interno e l’innovazione. Il fabbricato, inoltre, dovrà garantite alti livelli di sicurezza sismica per farne un punto strategico del piano delle emergenze comunale, considerata anche la vicinanza con lo Stadio Calbi che è, anch’esso, uno dei punti strategici di accoglienza della città in caso di calamità.

CRITICITÀ NELLA RISTRUTTURAZIONE/RICOSTRUZIONE IN LOCO. Il percorso per cui l’Amministrazione è giunta alla progettazione di un nuovo edificio scolastico è riconducibile alla volontà di garantire livelli di innovazione didattica e tecnologica, sicurezza e sostenibilità, impossibili da ottenere attraverso una ristrutturazione dell’attuale scuola Repubblica che sconta carenze strutturali. Lo stesso varrebbe per la resistenza alle azioni sismiche difficilmente raggiungibile su edifici realizzati prima della normativa antisismica. Ad incidere, inoltre, è la qualità dei materiali che vennero utilizzati durante la realizzazione. Nel caso si perseguisse la volontà di riqualificare l’edificio, la scuola verrebbe letteralmente sventrata e per ristrutturarla viene stimato un costo di almeno 1000/1200 euro a metro quadro. Facendo i calcoli, si tratterebbe di un intervento da oltre 5 milioni a cui si sommerebbero i costi per reperire strutture temporanee dove ricollocare studenti ed insegnanti, quasi sicuramente, per due un anni scolastici. Non per ultimo, le normative vigenti prevedono standard e superfici fondiarie non compatibili con l’area attualmente occupata nel caso in cui si proseguisse alla demolizione e ricostruzione dell’edificio in loco.