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In tutta la Regione

Centri diurni per anziani e disabili: torna frequenza ordinaria pre-covid

In foto: repertorio
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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
mar 22 giu 2021 12:56
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Da ieri, 21 giugno, in tutta la Regione sono stati riaperti per anziani e persone con disabilità i Centri diurni, Centri socio-riabilitativi diurni e i Centri socio occupazionali. E’ ripresa anche l’attività ordinaria di accoglienza, educazione e riabilitazione attiva prima della pandemia.

La Giunta regionale ha infatti approvato le nuove indicazioni per garantire la completa apertura di questi servizi, dopo la chiusura del 10 marzo 2020 a seguito della prima ondata di covid, e poi parzialmente riattivati a fine maggio dello stesso anno.

Tra le principali indicazioni, viene riproposta quella di continuare a lavorare per gruppi di persone, garantendo il più possibile la continuità e stabilità degli utenti appartenenti ai singoli gruppi e degli operatori loro dedicati; oltre, naturalmente, l’applicazione puntuale delle norme igienico-sanitario di prevenzione del contagio da Covid.

Abbiamo compiuto un altro importante passo per ristabilire questi luoghi indispensabili per la socialità e la vita di relazione delle persone più fragili– dichiarano la vicepresidente Elly Schlein e l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini. Lo abbiamo fatto tenendo in considerazione la situazione epidemiologica attuale in costante miglioramento e il positivo stato di avanzamento della campagna vaccinale, mantenendo però la prudenza e le raccomandazioni al rispetto delle regole di sicurezza. Ora, finalmente, su tutto il territorio regionale saranno riprese a pieno regime le attività rivolte alle persone non autosufficienti, Una buona notizia, anche per le famiglie e i caregiver, che potranno nuovamente sentirsi sollevati dopo un periodo così lungo e faticoso di assistenza dei propri cari”.

Con l’apertura a tempo pieno, tornano le modalità ordinarie di frequenza in vigore prima della chiusura, nel rispetto della capacità ricettiva formalmente autorizzata ad ogni singola struttura.

Per aumentare la capacità di accoglienza del servizio potrà essere programmata l’apertura anche nei fine settimana e nel periodo estivo. In ogni struttura potranno essere introdotte e costantemente aggiornate soluzioni flessibili, tenendo in considerazione le dimensioni e l’articolazione degli spazi interni ed esterni, il numero complessivo degli utenti, il livello di autonomia degli ospiti e la loro capacità di rispettare i comportamenti per contenere il rischio di contagio (distanziamento, igiene delle mani, uso delle mascherine).

Anche i centri diurni contigui ad una struttura residenziale possono riprendere le attività, assicurando il più possibile accessi, spazi, attrezzature e personale separati. In caso di focolaio, deve essere garantita la completa separazione dal punto di vista strutturale ed organizzativo tra il centro diurno e la struttura residenziale adiacente o la chiusura temporanea del centro diurno quando non sia possibile il completo isolamento.

Sono valide anche nei centri diurni e nelle diverse tipologie di servizio le indicazioni per i nuovi ingressi nelle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali contenute nell’ordinanza dell’8 maggio 2021 del ministro della Salute, che recepisce e integra le disposizioni regionali sulle modalità di accesso/uscita di ospiti e visitatori alle strutture residenziali in Emilia-Romagna.

Le nuove disposizioni della Regione per ripresa delle attività, si applicano anche agli interventi psico-sociali domiciliari e di gruppo, pubblici e privati, destinati alle persone con demenza, loro familiari e caregiver: Meeting center, Centri di Incontro, Caffè Alzheimer, palestre della mente, Spazi incontro e incontri a domicilio.

Infine, per le persone con disabilità vanno assicurati nuovamente i progetti per la “Vita Indipendente” ed il “Dopo di Noi”.

I centri diurni per anziani e disabili attivi in Emilia-Romagna

In Emilia-Romagna sono complessivamente 495 le strutture di accoglienza esclusivamente diurna rivolte alle persone fragili. Di queste, 195 sono Centri diurni socio-riabilitativi e 84 sono Centri socio-occupazionali, che ospitano oltre 5mila persone con disabilità gravi e gravissime. I restanti 216 sono Centri diurni per anziani che accolgono, da Piacenza a Rimini, circa altri 5.000 utenti. La Regione sostiene queste tipologie di servizi socio-sanitari attraverso il Fondo regionale per la non autosufficienza, che per il 2021, integrato da risorse nazionali, supera il mezzo miliardo di euro: 20,8 milioni in più rispetto al 2020. Nel dettaglio, la spesa sostenuta dalla Regione per i Centri diurni supera i 70 milioni di euro.