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Nuovo supermercato

Conad Macanno. Ok a variante in consiglio a Cattolica ma tante critiche

In foto: l'area Macanno a Cattolica
l'area Macanno a Cattolica
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
dom 18 apr 2021 10:37
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Il consiglio comunale di Cattolica ha approvato la variante del Conad Macanno grazie ai voti positivi della maggioranza targata M5S. Dopo un acceso dibattito, la minoranza per protesta non ha invece presenziato al voto. Ora l’iter che dovrebbe portare alla realizzazione del nuovo supermercato da 1500 mqprevede la verifica del rispetto di tutte le prescrizioni, poi sarà rilasciato il permesso a costruire ai privati. Si tratta di un progetto, hanno rimarcato amministrazione e maggioranza, che porterà alla riqualificazione dell’intera area. Ma le polemiche non sono mancate. Contro la decisione dell’amministrazione si schiera la coalizione di centro sinistra formatasi in vista delle prossime elezioni ( Cattolica Coraggiosa, Cattolica Futura, Cattolica in Azione, Partito Democratico, Partito Socialista, Rifondazione Comunista e Verdi – Europa Verde). “La costruzione di un invasivo supermercato al quartiere Macanno, in sostituzione dell’attuale a pochi metri, sarà presto realtà – si legge in una nota – e l’Amministrazione a 5 Stelle si adopera per consolidare il primato di città più cementificata della Regione.” La coalizione accusa la Giunta di non aver ascoltato la cittadinanza e contesta l’aumento delle dimensioni della struttura e il forte impatto ambientale. “L’opera – si legge ancora – cambierà per sempre il volto di Cattolica. Le dimensioni del supermercato — circa 1.500 mq, più dell’attuale Diamante, per un edificio di oltre 2.400 mq e una superficie complessiva di oltre 2.900 mq — avranno un impatto notevole sul commercio del territorio competendo direttamente con i negozi di vicinato, sia alimentari sia non, nel quartiere e a mare della ferrovia, a scapito di questi ultimi. Nel medio-lungo periodo, ciò potrebbe generare la chiusura o il ridimensionamento di molti negozietti, con conseguente rischio di perdita di posti di lavoro. Questa struttura si aggiunge, tra l’altro, al nuovo supermercato che aprirà al VGS: se la popolazione residente è stabile da anni e il reddito medio costante, a chi si rivolgeranno questi supermercati? La struttura prevede anche un bar, a poca distanza da tre esercizi simili di prossima apertura e da innumerevoli già presenti nell’area“. Nel mirino finiscono poi il consumo di suolo, l’aumento del traffico e quindi dell’inquinamento atmosferico, in un’area con parchi e strutture sportive, frequentati da bambini e ragazzi. Il centrosinistra ricorda anche le 1.200 firme raccolte dal Comitato Macanno contrario alla nuova struttura e parla di una “operazione fortemente sbilanciata sugli eventuali effetti economici rispetto la qualità della vita dei residenti“. La coalizione non contesta lo spostamento dell’attuale supermercato al Macanno ma “la creazione di un’opera così invasiva per l’ambiente e il commercio, preferendo un punto di vendita di più modeste dimensioni, anche sulla scia di quanto richiesto da soggetti come CNA in sede di osservazioni al progetto“.

Nei giorni scorsi anche Legambiente aveva manifestato critiche al progetto Macanno citando anche alcune preoccupazioni sollevate dalla Provincia di Rimini sull’impatto ecologico dell’operazione. “Come richiesto dalla Provincia – scrive Legambiente –, chiediamo alla società che investirà nell’area di attivare tutte le azioni per rendere l’operazione più sostenibile possibile, utilizzando fonti rinnovabili (pannelli solari), limitando i consumi (luci al LED e strumentazioni poco energivore), favorendo la mobilità sostenibile (stalli bici) ed attivando tutte le migliori azioni per rendere la struttura il più possibile ad impatto “zero”.