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scatta il codice rosso

Lei lo lascia per la sua gelosia morbosa e lui si vendica: "Pubblico le tue foto intime"

di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 2 mar 2021 13:55 ~ ultimo agg. 22:45
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Ha deciso di interrompere una relazione che durava da tre anni a causa della gelosia morbosa del suo fidanzato, che nel tempo è diventato sempre più oppressivo e aggressivo. Truccarsi le era proibito perché secondo il suo compagno significava volersi mettere in mostra, farsi guardare da altri uomini. Persino una semplice uscita con le amiche o un normale appuntamento dal dentista diventavano motivo di discussione: “Tu mi vuoi tradire”, le ripeteva ossessivamente.

Quella storia si stava trasformando in una prigione e così, lei, un donna di 40 anni della provincia di Rimini (omettiamo volutamente qualsiasi riferimento per tutelare la sua identità), ha deciso di dire basta prima che fosse troppo tardi. L’ha lasciato e ha cercato di voltare pagina. Lui, un 40enne riminese residente nell’entroterra della Valconca, però, non ha mai accettato la fine della loro storia e, come capita spesso in questi casi, ha cercato di farle del male. Un male non tanto fisico, quanto psicologico. Per un periodo l’ha seguita ovunque, tempestata di telefonate e messaggi, persino pedinata. Poi, quando ha scoperto che lei lo aveva denunciato, è andato su tutte le furie e l’ha minacciata di rendere pubbliche le foto che la ritraevano in intimità: “Le mando ai tuoi amici, ai tuoi genitori… Le devono vedere tutti!”.

L’unico modo per bloccarlo era ritirare la denuncia, come da lui richiesto. Lei, invece, non si è fatta intimidire e si è recata ancora una volta in caserma mostrando i messaggi minatori che lui le inviava. Grazie alle indagini dei militari della Compagnia di Riccione, che hanno attivato il “codice rosso” e fatto recapitare sulla scrivania del sostituto procuratore Paola Bonetti un corposo fascicolo contenente tutte le minacce ricevute dalla donna negli ultimi mesi, il 40enne è stato colpito dal divieto di avvicinamento. Un provvedimento restrittivo richiesto dallo stesso magistrato ed emesso dal gip del Tribunale di Rimini. Inoltre, grazie ad un mandato di perquisizione domiciliare emesso dall’autorità giudiziaria, i militari dell’Arma hanno sequestrato il computer dell’ex fidanzato, all’interno del quale sono state trovate decine di foto intime delle donna, che ora non potranno più essere rese pubbliche.