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nel 2019 circa 10 milioni

Nel 2020 dimezzate entrate da tassa di soggiorno. In cassa 5,3 milioni

In foto: repertorio
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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 15 feb 2021 12:55 ~ ultimo agg. 17:03
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Sono pari a 5.295.645,80 € le entrate legate all’imposta di soggiorno nel 2020 nel Comune di Rimini. Una cifra quasi dimezzata rispetto al 2019, dove nelle casse comunali erano arrivati circa 10 milioni, ma comunque in linea con le previsioni che, a causa dell’emergenza sanitaria, erano state cautelativamente riviste al ribasso durante la primavera.

Un dato che, se da una parte conferma come la stagione estiva, nonostante le grandi incertezze iniziali, sia andata meglio di quanto ci si aspettasse inizialmente, dall’altra mette in evidenza che se c’è un settore industriale che ha pagato l’effetto della pandemia più degli altri per la sua natura, questo è proprio il turismo. Per l’assessore al Bilancio Gianluca Brasini quest’anno ancora di più le risorse hanno un valore simbolico decisivo a far sì che Rimini possa uscire prima e meglio da questa crisi.

Nel 2020 – commenta l’assessore Gianluca Brasinitutte le strutture ricettive del Paese hanno subito un profondo shock a causa della pandemia, ma va rilevato che, appena gli effetti dell’emergenza sanitaria hanno iniziato a registrare una ripresa, gli italiani in particolare hanno subito premiato Rimini e la vacanza sicura e ‘open space’, registrando una progressiva crescita che, nel mese di agosto 2020, ha visto un segno +1,3%, sul fronte degli arrivi italiani rispetto all’anno precedente. Per questo mai come quest’anno le risorse che sono entrate a disposizione dell’Amministrazione grazie all’imposta di soggiorno hanno un valore simbolico decisivo a far sì che Rimini, a differenza di tanti altri competitor, possa uscire prima e meglio da questa crisi. Rimini, che ha introdotto la tassa di soggiorno nel 2012, ha destinato i suoi ricavi per finanziare via via il Piano di salvaguardia di balneazione, la cura del verde, il restauro dei contenitori culturali, l’organizzazione di eventi e la loro sicurezza, l’illuminazione delle zone turistiche, la nascita della Dmc Visit Rimini. Risorse che servono per sostenere e alimentare i progetti e le iniziative che hanno elevato e stanno elevando la qualità della nostra destinazione svolgendo un ruolo di straordinario moltiplicatore di ricchezza e benessere per la città. Questa condivisione di obiettivi ha consentito anche di rafforza l’azione di tax compliance nei confronti degli albergatori che ha consentito di avere buone performance nella riscossione. Nessuno pensa che si uscirà rapidamente da questa congiuntura, e l’ultimo segmento a ripartire sarà quello dei mercati esteri verso i quali stavamo, anno dopo anno, guadagnando significative fette di mercato. Però in questi anni, anche grazie all’imposta di soggiorno, abbiamo investito sulla bellezza e sostenibilità della nostra destinazione: Rimini è già una città più bella, più verde, più blu, pienamente in linea con le nuove esigenze di un turismo che oggi, anche a causa della pandemia, è molto più attento ad elementi nuovi e sostenibili. Quando gli effetti della campagna vaccinale ci consentiranno di lasciarci alle spalle l’emergenza sanitaria, una città come Rimini oggi, sarà pronta ad essere ancora turisticamente più competitiva”.