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Lungo il Rio Melo a Riccione

Museo del territorio "smart" all'Ex Fornace. Approvato progetto esecutivo

In foto: il progetto del nuovo museo del territorio
il progetto del nuovo museo del territorio
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 16 feb 2021 14:52 ~ ultimo agg. 17 feb 11:18
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La dove c’era una fornace, ci sarà il nuovo museo del territorio. Arriva l’approvazione da parte della Giunta di Riccione per la riqualificazione dell’ex Fornace Piva lungo il Rio Melo e al fianco della scuola media Geo Cenci. L’obiettivo è trasformarla in un polo culturale, dal sapore mitteleuropeo e “smart”.  Oggi dello stabile storico, risalente al 1908, restano solo i muri portanti esterni.  L’intera area, sette ettari in tutto compresi i fabbricati, nel 2001 è stata acquistata dal Comune. A breve dovrebbe essere fatto il bando per l’appalto.

Il progetto del nuovo museo prevede un ampio volume trasparente con copertura a falde inserito all’interno del perimetro del fabbricato esistente, su cui sorgeranno due piani fuori terra di nuova realizzazione. Al piano terra le attività di servizio al Museo, mentre al primo piano ci sarà l’area espositiva vera e propria e gli uffici. All’ingresso della struttura ci sarà una grande hall, un bar caffetteria e bookshop, laboratorio, aula didattica.

La creazione del Museo – ha spiegato l’assessore ai Lavori Pubblici, Lea Ermeti – avverrà senza alcuna modifica del perimetro originario. L’area è già stata parzialmente riqualificata a seguito di interventi alla nuova Scuola Media e i lavori di recupero del manufatto esistente, manterranno l’habitat naturale, le condizioni e le sistemazioni già esistenti. Il museo inoltre contribuirà alla riqualificazione del lungofiume. Materiali, finiture e cromatismi, saranno in linea con il contesto architettonico e paesaggistico dell’area fluviale, grazie all’affinità di materiali e di colori con le strutture preesistenti dell’edificio storico. L’impatto estetico e architettonico sul contesto circostante sarà di perfetta integrazione. Il Museo del Territorio al pari di diversi musei europei nati dalle spoglie di vecchie stazioni ferroviarie, fabbriche dismesse, avrà un carattere mitteleuropeo che richiamerà i visitatori proprio per il luogo in cui sorge.

La scelta di materiali e degli impianti sarà mirata a garantire un basso impatto ambientale, risparmio energetico e risparmio delle risorse. Il piano terra è stato pensato per poter utilizzare l’edificio anche in singole parti, rendendo cioè indipendenti le porzioni destinate a sala conferenze e laboratori rispetto all’area museale. Saranno fruibili anche gli spazi all’aperto: in corrispondenza dell’ingresso principale ci sarà la possibilità di accogliere piccoli gruppi che potranno sostare in un’area parzialmente coperta, l’ingresso alla sala conferenze posto sul retro è stato pensato con un’area a gradonate che consentirà un uso didattico all’aperto. Tutti gli impianti saranno posizionati nella parte retrostante l’edificio.

Quando il museo del territorio di Riccione prenderà posto nella nuova sede sarà pronto con nuovi strumenti di approfondimento perché diventerà un “museo smart” con contenuti ed esposizioni aggiornate, fruizione migliorata implementamento del percorso di visita con l’introduzione della cosiddetta “realtà aumentata” e la creazione di “storytelling” – ha detto l’assessore ai Servizi Educativi, Alessandra Battarra -. Il Museo del Territorio diventerà una realtà veramente immersiva con un approccio multimediale che coinvolgerà il visitatore“.