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La proposta dei locali

La proposta del Silb: le piste dei locali da ballo per le vaccinazioni

In foto: Gianni Indino
Gianni Indino
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 15 gen 2021 15:41
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Usare le piste dei locali da ballo, ormai chiusi da mesi, per effettuare la campagna vaccinale di massa. La proposta arriva dal presidente del Silb Confcommercio dell’Emilia Romagna Gianni Indino. “Venuti a conoscenza – dice – che, con il prosieguo della campagna vaccinale di massa, su alcuni territori provinciali l’Azienda Sanitaria ha bisogno di nuovi spazi per inoculare i vaccini, come Associazione Italiana Imprese d’Intrattenimento da Ballo e Spettacolo, abbiamo pensato di renderci utili mettendo a disposizione qualora si rendesse necessario, gli spazi dei nostri locali. Se c’è bisogno, noi ci siamo.” Indino spiega che i soci hanno dato la loro disponibilità a concedere le piste da ballo per le vaccinazioni, sia in orari diurni, sia serali. “Gli imprenditori del nostro settore – spiega il presidente – sono stati duramente colpiti dalla pandemia, avendo i locali chiusi da quasi un anno senza nemmeno poter immaginare una reale data di riapertura. Quando arriverà, purtroppo, molti non saranno più in grado di riaprire. Ma nonostante questo, rimane forte la voglia di dare una mano come ci possibile in questo difficile periodo e ci fa piacere mettere a disposizione le nostre strutture, locali capienti che potrebbero venire utili.” Indino ipotizza anche l’utilizzo di personale per regolamentare gli accessi e così riaccendere le luci dei locali per contribuire al veloce svolgimento della campagna vaccinale. “E’ anche un modo per sentirci ancora vivi e utili alla comunità – aggiunge il presidente –. Solo così potremo vincere questa battaglia contro il virus e ricominciare pian piano a tornare alla normalità. In questo modo vogliamo anche continuare a tenere accese le luci sul nostro comparto, in attesa di comprendere quali siano le modalità di intervento, i parametri delle richieste e i requisiti necessari ad accedere ai contributi a fondo perduto messo a disposizione dalla Regione Emilia Romagna, pari a 3 milioni di euro per il settore dell’intrattenimento”.