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Assemblea Start

Biglietti bus. L'assessore Santi: no a rincari, la Regione che fa?

In foto: l'assessore al Bilancio Luigi Santi
l'assessore al Bilancio Luigi Santi
di Redazione   
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gio 28 gen 2021 15:26 ~ ultimo agg. 18:40
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Il comune di Riccione si scaglia contro Start Romagna contestando l’intenzione di aumentare il prezzo dei biglietti degli autobus. Una proposta che sarebbe stata presentata durante l’assemblea sul piano industriale 2021-2024 e che, nonostante non sia stata messa al voto, avrebbe raccolto il favore dei soci tranne i comuni di Bellaria e Riccione. “Per noi è inconcepibile aumentare il costo dei biglietti dei mezzi pubblici della Romagnaattacca l’assessore al bilancio Luigi Santi -, proprio oggi che tante famiglie devono fare i conti con minori entrate dovute al Covid, e un’economia generale che ha subito uno stop praticamente totale“. A non andare giù all’assessore c’è anche il fatto che Start avrebbe deciso di mettere già in conto anche un aumento dei corrispettivi che versano gli Enti soci. “Quindi – dice – sulle tasche dei cittadini si rifanno due volte: la prima volta con l’aumento dei prezzi dei biglietti e la seconda con le contribuzioni dei Comuni, quindi sempre soldi pubblici dei contribuenti“. Da qui il secco “no” dell’amministrazione di Riccione che ribadisce anche la volontà di uscire Start accusata di avere “un problema di efficienza da tutti i punti di vista: economico e di gestione del personale vista anche la nota dei sindacati che chiedono un incontro urgente” dice Santi. “A fronte di tariffe ferme al 2018 – prosegue -, il problema di Start è far quadrare i conti e procedere con politiche sociali in grado di aderire alle esigenze delle comunità, soprattutto nelle province di Rimini e Forlì Cesena, per le quali già due anni fa ci sono stati degli incrementi sui biglietti“. Santi chiama in causa poi la Regione: “è stato comunicato ai soci che a fronte di 10 mila biglietti gratuiti per gli studenti, Start sta ancora aspettando l’integrazione promessa dalla Regione e dallo stesso governatore Bonaccini che in campagna elettorale aveva assicurato qualsiasi trasporto locale gratuito agli studenti, con un piano da 25 milioni di euro. Direi che qualcosa in questo caso si è interrotto“.