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Bar, ristoranti, palestre e piscine, in arrivo dalla Regione 31 milioni di ristori

In foto: un negozio chiuso
un negozio chiuso
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 1 dic 2020 12:32 ~ ultimo agg. 17:57
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Salgono a 31 milioni di euro le risorse disponibili per i ristori economici a favore delle categorie che in Emilia-Romagna hanno dovuto sospendere o limitare le loro attività a causa delle misure restrittive introdotte per frenare il contagio da Coronavirus. Si tratta di pubblici esercizi come bar e ristorantitaxi e Noleggio con conducente, operatori della cultura e comparto sportpalestre e piscine.

Ai 10 milioni di euro già stanziati dalla Regione e inseriti nel bilancio di previsione 2021, e quindi disponibili fra poche settimane, si aggiungono più di 21 milioni messi a disposizione dal Governo attraverso l’ultimo Decreto-legge, il quarto, sulle ulteriori misure connesse all’emergenza epidemiologica. Nel provvedimento, oltre a stanziare ulteriori misure dirette a favore delle imprese, l’Esecutivo ha ripartito fra le Regioni a statuto ordinario ulteriori 250 milioni di euro per il ristoro delle categorie soggette a restrizioni aggiuntive disposte dalle stesse amministrazioni regionali in relazione all’emergenza Covid. E all’Emilia-Romagna sono assegnati allo scopo 21 milioni di euro. Sommati ai fondi già stanziati dalla Giunta regionale, si arriva appunto a un pacchetto da oltre 31 milioni di euro, disponibili in tempi brevi, fra fine dicembre e inizio gennaio.

“Il Governo ci ha ascoltati – afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini accogliendo la richiesta che avevo avanzato, anche a nome delle altre Regioni, subito dopo aver approvato a inizio novembre l’ordinanza regionale anti-assembramenti, che interveniva in particolare sugli esercizi commerciali. Ringrazio il presidente Conte e il ministro Gualtieri. Agli esercenti e agli operatori di altri settori come i servizi, la cultura e lo sport stiamo chiedendo un sacrificio enorme, per proteggere la salute delle persone e dell’intera comunità: per questo dobbiamo sostenerli, oltre a ringraziarli per la responsabilità che continuano a dimostrare. Adesso dobbiamo garantire loro aiuti in tempi veloci – chiude Bonaccini – e stiamo lavorando con i nostri uffici per individuare i criteri più equi e gli strumenti più rapidi perché ciò avvenga, su cui ci raccorderemo come sempre con le associazioni di categoria”.