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Servono parole certe

Tosi contro la "strategia della confusione". Avanti con stretta ma per ripresa a Natale

In foto: Renata Tosi
Renata Tosi
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 10 nov 2020 19:17 ~ ultimo agg. 19:19
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Il sindaco di Riccione attacca la “strategia della confusione”, quella del non voler prendere subito e con decisione le misure ormai inevitabili. La Tosi esprime sostegno al presidente della Regione Bonaccini che anticipa l’intenzione di prendere misure più restrittive. La tosi si confronterà con le categorie per chiedere impegno nel rispetto delle regole ma con un obiettivo preciso: poter avere una ripresa già nel periodo delle feste.


La dichiarazione di Renata Tosi:

“Basta con la strategia della confusione. Basta gettare fumo negli occhi ai cittadini sapendo già quali sono le misure inevitabili da adottare, ma che non si ha il coraggio di prendere. Da domani 5 Regioni in base ai parametri sanitari adottati dal Governo saranno nella fascia arancione. Abbiamo tirato un sospiro di sollievo perché l’Emilia Romagna rimaneva, dopo il report del Governo di martedì, ancora classificata gialla, ignari del fatto che quel sollievo era solo un mantenere sedata la situazione.

Prendere tempo affinché i portatori d’acqua preparassero il terreno per la nuova stretta. Insomma, come si fa con i bambini, li si porta a buttare giù la medicina amara alternando sollievo per le misure evitate con raccomandazioni di fare i bravi. Se si chiudono i centri commerciali le vie dello shopping si affolleranno di più. Difficile prevederlo? Non credo proprio. Credo invece che la confusione oggi serva a far capire che qualcosa arriverà ma non si sa cosa, così quando la stretta arriva la si prende come inevitabile.

Non va bene questo modo di procedere perché in 48 ore non servivano le foto dei centri storici affollati per far capire che gli ospedali della Romagna rischiano. Mi rivolgo al presidente Bonaccini, se una stretta ci deve essere per salvare le vite, non si senta solo in questa decisione. Credo che ai cittadini oggi servono parole certe: se si deve chiudere, bisogna saperlo con i modi e i tempi giusti. Oggi nella riunione tra i sindaci in prefettura si è parlato  ancora una volta di un appello unitario della Romagna al rispetto dei protocolli, sapendo però che c’erano all’orizzonte regole più rigide. Basta col confondere le idee ai cittadini. Hanno bisogno di parole chiare, perché non si può passare dalla strategia dell’emergenza perenne alla strategia della confusione. E aggiungo, non è certo questo il modo di evitare il confronto con la comunità, con gli imprenditori, con le famiglie. Tutti loro meritano chiarezza, rispetto e programmazione. A questo punto, come sindaco di Riccione farò chiarezza con gli imprenditori convocando le categorie della città. Con la loro collaborazione chiederò ancora una volta un aiuto in merito al rispetto delle attuali regole e di quelle che la Regione deciderà con uno scopo però: non più sacrifici a fondo perduto. E cioè programmare la ripresa che per noi può arrivare già con le festività di Natale. Per il nostro sistema  economico le feste di Natale sono un periodo che può far lavorare e garantire i mesi invernali più duri.

Concludo volendo manifestare la mia solidarietà al sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, oggetto di minacce. In questo momento il mio pensiero e quello della mia amministrazione va a lui perché simili fatti non dovrebbero agitare ancora di più un momento storico così difficile per tutti noi”.

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