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La nazionale a Reggio Emilia

A Bonaccini la maglia numero 10. Il dono di pronta guarigione della nazionale

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
dom 15 nov 2020 19:25 ~ ultimo agg. 19:28
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La Nazionale di calcio ha regalato una maglia azzurra personalizzata al presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, con tanto di numero dieci e cognome stampato sul retro. Un omaggio per augurare la pronta guarigione al presidente alle prese con una polmonite bilaterale da Covid. A consegnarla il presidente della Figc Gianluca Gravina e il capo delegazione degli Azzurri Gianluca Vialli all’assessore alla sanità regionale, Raffaele Donini durante la visita della delegazione all’ospedale Core (centro onco-ematologico d’eccellenza) di Reggio Emilia. “Le sue condizioni sono buone – ha detto Donini riguardo a Bonaccini – è un lottatore e vincerà anche questa battaglia. Abbiamo bisogno di un condottiero come lui in Regione“.

La nazionale è impegnata al Mapei Stadium contro la Polonia per la partita di Uefa Nations League.

La nota sulla visita della nazionale di calcio al Core

La Nazionale italiana di calcio incontra la sanità regionale, per un grazie che riguarda tutti i professionisti e gli operatori sanitari dell’Emilia-Romagna e del Paese. E lo fa visitando una eccellenza della sanità regionale: oggi, infatti, in rappresentanza degli Azzurri, il presidente della Figc, Gabriele Gravina e il capodelegazione Gianluca Vialli hanno portato il proprio saluto al personale del Core, il polo onco-ematologico dell’Ospedale di Reggio Emilia, per ringraziarli del loro quotidiano impegno per la salute dei cittadini, ancora più prezioso nel corso di una pandemia che ha costretto tutte le strutture sanitarie a sforzi mai visti per garantire la tenuta di tutto il sistema di cure, non solo quelle legate al Covid-19.

Un appuntamento nel giorno in cui la Nazionale è impegnata, questa sera, al Mapei Stadium di Reggio Emilia nel match contro la Polonia valido per la Nations League. Gravina e Vialli stati accolti al Core da Raffaele Donini, assessore regionale alle Politiche per la salute, insieme a Giammaria Manghi, capo della segreteria politica della Presidenza della Regione, e Luca Vecchi, sindaco di Reggio Emilia. Con loro Cristina Marchesi, direttore generale dell’Ausl di Reggio Emilia, Annibale Versari, direttore del Dipartimento oncologico dell’Ospedale, e Alessia Ciarrocchi, responsabile del laboratorio di ricerca dell’Irccs di Reggio Emilia e ricercatrice Airc. Un incontro svoltosi all’aperto, nel pieno rispetto delle regole di sicurezza.

“Il Core è una delle grandi eccellenze sanitarie dell’Emilia-Romagna, una struttura dove i tumori si curano non solo facendo ricerca ma anche mettendo il paziente come persona al centro di un percorso, e il personale del Core, anche durante questa terribile pandemia, non ha mai smesso di fare il proprio lavoro al meglio delle proprie capacità e oltre- spiega Donini-. Ecco perché in questi giorni difficili, in cui abbiamo assistito anche a episodi inqualificabili contro medici e operatori sanitari, è importante la presenza qui di una delegazione degli Azzurri, la squadra di calcio intorno a cui tutti siamo abituati a stringerci senza distinzioni: grazie per tenere alta l’attenzione su chi si impegna ogni giorno in prima linea per la salute di tutti”.

“L’arrivo della Nazionale è comunque un grande momento di festa, lo è ancora di più in una Regione come l’Emilia-Romagna che tanto sta investendo sullo sport, anche come strumento di coesione e diffusione di valori che guardano al fare comunità- sottolinea Manghi-. E se tanto professionisti possono dedicarsi alla lotta al Covid, è anche grazie al gioco di squadra dei loro colleghi che continuano a impegnarsi negli altri reparti per garantire la tenuta del nostro sistema sanitario: anche a nome del presidente Stefano Bonaccini, voglio ringraziare loro e, insieme a loro, Gravina e Vialli in rappresentanza della Nazionale per aver scelto chi si occupa ogni giorno della salute delle persone, anche nei momenti più difficili”.

“Il calcio ha sviluppato un grande senso di responsabilità verso il sociale – afferma Gravina – e la FIGC sta guidando questo percorso, promuovendo iniziative proprie e supportandone altre. Vogliamo andare incontro alle esigenze e alle priorità del nostro Paese, questa è un’altra testimonianza, un supporto forte a chi è impegnato in prima linea nella sanità, a chi soffre e a chi fa ricerca. La presenza del capo delegazione azzurro Gianluca Vialli, che ringrazio, sta a significare che ci sono tanti modi di essere Nazionale e fare squadra, sicuramente uno di questi è essere presenti qui oggi, incontrando medici e ricercatori, inviando messaggi di speranza e di condivisione”.