Indietro
menu
Regione al lavoro

Strutture per anziani e disabili. Tamponi rapidi per far accedere parenti

di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: < 1 minuto
gio 22 ott 2020 16:40
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura < 1 minuto
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

La Regione Emilia-Romagna è al lavoro per dotare i gestori delle strutture residenziali per anziani e disabili di tamponi rapidi per favorire una modalità di screening immediato rivolto a familiari e parenti. Un modo per riprendere visite programmate e contingentate.

Entro la prima decade di novembre, in concomitanza con l’arrivo dei tamponi rapidi, i parenti potrebbero avere la possibilità di effettuare il tampone direttamente nella struttura e, se l’esito sarà negativo, di vedersi autorizzare dai gestori la possibilità di incontrare i propri cari lì ospitati. La direzione generale dell’assessorato al Welfare e alle Politiche per la salute definirà già nei prossimi giorni le modalità operative della distribuzione dei tamponi, dopo un confronto con i gestori delle strutture che li richiederanno: Case-residenza per anziani non autosufficienti (Cra), Case di riposo e comunità alloggio per anziani, Centri socio-riabilitativi residenziali per disabili e Case famiglia e gruppi appartamento per anziani e disabili (Csrr).

E’ indispensabile– sottolineano la vicepresidente con delega al Welfare, Elly Schlein, e l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Doninitrovare una soluzione a quello che giustamente viene vissuto come un dramma nel dramma: l’impossibilità di stare vicino ai propri affetti in un momento così delicato e doloroso come quello che stiamo vivendo, con il rischio da parte di persone che già si trovano in condizioni di fragilità di sentirsi isolate e quasi dimenticate. Naturalmente la sicurezza va garantita e rimane la priorità assoluta, ma accanto all’esigenza sanitaria ne esiste una, altrettanto importante, che è quella affettiva, umana. Non bisogna arretrare di un millimetro sulle norme di sicurezza, ma non possiamo ignorare il dolore dei familiari dei degenti che non vogliono lasciarli soli.”