Indietro
menu
il 17 e 18 ottobre

Monasteri aperti. Nel riminese cinque opportunità

In foto: convento San Francesco a Villa Verucchio
convento San Francesco a Villa Verucchio
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 16 ott 2020 13:53
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Anche il territorio riminese aderisce a “Monasteri Aperti”, il suggestivo weekend di spiritualità (17-18 ottobre) lungo i luoghi di fede della Via Emilia. L’iniziativa, giunta al secondo anno e promossa da Apt in collaborazione con la conferenza episcopale regionale, è una occasione per conoscere e promuovere il patrimonio culturale, storico e religioso del territorio, da vivere insieme alle suore clarisse o ai frati francescani.

Nel riminese sono ben cinque le opportunità offerte: l’Abbazia di Santa Maria Annunziata Nuova di Scolca, sul colle di Covignano; il monastero della Natività di Maria delle clarisse, a Rimini; il Santuario Santa Maria delle Grazie, dei frati francescani a Covignano di Rimini; il Convento delle Sante Caterina e Barbara a Santarcangelo; e il Convento Francescano di Santa Croce, a Villa Verucchio. Saranno proprio frati e suore a fare da guide, conducendo i visitatori alla scoperta dei luoghi in cui i religiosi e le religiose vivono, pregano e operano. Non si tratta di semplici tour guidati bensì di visite esperienziali.

 Le norme di sicurezza sono quelle in vigore (mascherina obbligatoria, numeri limitati a piccoli gruppi e distanziamento fisico), le prenotazioni sono consigliatissime (https://camminiemiliaromagna.it/it/ monasteri-aperti-2020).
I cinque monasteri e conventi pronti ad accogliere i visitatori nella Diocesi di Rimini hanno già ricevuto molte prenotazioni.

A Rimini l’iniziativa è organizzata dall’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Rimini, dall’Istituto Superiore di Scienze Religiose “A. Marvelli” e Umana Dimora-Cammino di San Francesco da Rimini a La Verna.

I luoghi aperti

Bellezza e spiritualità all’Abbazia di Santa Maria Annunziata Nuova di Scolca, dove lo storiografo dell’arte Giorgio Vasari (1511-1574) si trasferì e visse per un periodo della sua vita, e dipinse l’affascinante pala d’altare raffigurante l’Adorazione dei Magi.
Sabato 17 (ore 10-12) c’è l’occasione di una visita guidata in compagnia dell’Abate per conoscere la spiritualità dei monaci olivetani.

Le Clarisse sono una piccola comunità di suore di clausura, sorelle povere di Santa Chiara, che seguono la vita evangelica, in fraternità, povertà e letizia. Vivono nel centro di Rimini. Presso il monastero della Natività di Maria a Rimini, saranno le stesse monache Clarisse a guidare la visita della chiesa di San Bernardino, dell’antica sagrestia con il Crocifisso settecentesco di Innocenzo da Petralia e della sala capitolare. Sabato ore 16-16:45; domenica ore 10 -10.45.

Al Santuario di Santa Maria delle Grazie, sul panoramico colle di Covignano, sabato 17 ottobre è in programma una duplice visita del Convento e del Santuario, condotta dagli stessi frati: ore 15.30 e 16.30. Non sarà un semplice tour guidato, ma una visita esperienziale fra arte, bellezza e spiritualità. Numero massimo per ogni visita: 20 persone.

Santarcangelo toccherà alle stesse sorelle francescane dei Sacri Cuori del Convento delle Sante Caterina e Barbara accompagnare, domenica 18, il visitatore all’interno della loro casa di preghiera, a raccontare come si vive e come si prega e le regole della loro scelta di vita. Sarà una visita esperienziale, un’opportunità per una rinnovata per una più profonda ricerca di senso indipendentemente dal proprio personale cammino di fede. (Max 20 partecipanti, costo: 5 euro).

Un monumentale cipresso di quasi 800 anni, piantato da San Francesco, ancora sorprendentemente vivo e vegeto (7,5 metri di diametro e ben 25 m di altezza) accoglie i visitatori dentro il Chiostro del Convento Francescano di Villa Verucchio. Sabato e domenica si potrà visitare il Complesso conventuale con la chiesa di Santa Croce (ore 16-17), con i capolavori del ’300 riminese. Fra cipressi, ulivi, acque curative si avverte ancora la presenza viva di San Francesco che nel maggio del 1213 si fermò in questo luogo durante il suo cammino verso la Verna, ogni anno percorso da tanti appassionati.