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no auditorium, si biblioteca

Ex pastificio Ghigi. Il progetto "ristretto" passa in consiglio comunale

In foto: ex Ghigi
ex Ghigi
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
gio 8 ott 2020 14:56 ~ ultimo agg. 9 ott 13:20
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Un nuovo passo avanti per la riqualificazione dell’ex pastificio Ghigi. Il nuovo progetto, che prevede una importante riduzione di cubature, è stato approvato dal consiglio comunale di Morciano con l’assemblea quasi unanime: ci sono stati due astenuti. Questo manda avanti l’ipotesi di accordo tra amministrazione comunale e il privato che deve realizzare l’opera, Rinnovamento Ghigi.

Rispetto al progetto del 2013 c’è una riduzione sostanziale dei livelli di cementificazione del territorio, con la superficie utile che passa da 10.200mq a 7.700mq (da verificarsi con il Pua). I diritti edificatori (per complessivi 5mila mq) dovranno passare al vaglio della legge regionale che fissa dei paletti per i nuovi interventi urbanistici favorendo la riqualificazione del patrimonio esistente. Le superfici commerciali massime di vendita stabilite dal PTCP sono di 4mila metri quadrati.

Il privato non costruirà un auditorium da 700mq al costo di 826mila euro (come rimborso per i parcheggi di via Roma); al suo posto concorrerà alla realizzazione della nuova biblioteca civica di circa 1.000 mq, nell’area dell’ex scuola media, con un contributo pari a 2 milioni e 376mila euro. La biblioteca sarà progettata dal comune.Si segnala inoltre una riduzione dell’esborso economico a carico del Comune di Morciano di Romagna, in quanto il nuovo accordo prevede che i valori unitari per gli acquisti delle unità immobiliari con diritto di prelazione (1.530 euro al mq per gli uffici e 1.790 euro al mq per il residenziale) siano entrambi comprensivi di Iva, contrariamente a quanto previsto dall’accordo del 2013, con esonero dal pagamento di eventuali spese condominiali.
Il cronoprogramma
Entro 120 giorni il privato si impegna a formulare istanza di deposito ed approvazione di una specifica variante al Pua, che passerà al vaglio del Consiglio comunale. Entro 4 mesi dall’approvazione dell’accordo integrativo il comune procederà all’affidamento dell’incarico di progettazione della nuova biblioteca ed entro 12 mesi all’approvazione della progettazione esecutiva con emissione del bando. Entro 18 mesi si prevede l’avvio dei lavori di costruzione della biblioteca, entro dicembre 2021 l’adeguamento della sala polivalente adiacente il padiglione fieristico, entro dicembre 2022 il recupero dell’edificio ex biblioteca di via Pascoli ed infine entro il dicembre 2024 la fine dei lavori di costruzione della nuova biblioteca. Entro il 31 dicembre 2022, infine, è prevista la conclusione di tutti i lavori a carico di Rinnovamento Ghigi. Tempi questi che sono indicati come massimo ma che il sindaco in Consiglio comunale ha detto di volere fortemente anticipare, specie nella realizzazione della nuova biblioteca per metterla in esercizio fin dal 2022.

Finalmente – commenta il sindaco di Morciano, Giorgio Ciotti, che in apertura di seduta ha ripercorso tutta la vicenda dalle sue origini – ci avviciniamo a quello che sarà il capitolo finale di un percorso ventennale che ha coinvolto a vari livelli la comunità morcianese e il suo tessuto economico e sociale. L’obiettivo di questa amministrazione, nell’approcciarsi al tema del comparto ex Ghigi, è stato fin da subito quello di garantire un  bilanciamento tra l’interesse pubblico e quello privato e quindi un sostanziale equilibrio tra la necessità di addivenire al completamento dell’opera e il maggiore beneficio per la cittadinanza di Morciano, nel rispetto di quelle che sono le indicazioni e le normative in materia di urbanistica. Si tratta di un passaggio storico per il nostro  paese, che affrontiamo con la consapevolezza di lasciare alle future generazioni un territorio dotato di maggiori servizi e infrastrutture, nel segno della sostenibilità e di quella che – ci auguriamo – possa essere una migliore qualità della vita. Un accordo, quello approvato dal Consiglio, che permette alla comunità morcianese di cogliere un’opportunità importante: la realizzazione ex novo d’una infrastruttura socio-culturale destinata a resistere nel tempo, vale a dire il nuovo centro culturale polivalente contenente la nuova biblioteca. Un edificio pensato per diventare aggregatore sovracomunale di generazioni diverse accomunate dalla volontà di fare cultura, di credere nell’arte e nel bello.  Un edificio che segnerà architettonicamente il territorio potendo contare sulla riprogettazione dell’intero ambito urbano compreso tra via Roma via Forlì via XXV luglio e legando armonicamente gli altri edifici pubblici esistenti qual è il padiglione fieristico e l’auditorium della Fiera”.